Urbanistica

L'Anac dice no alla cessione per 60 anni del complesso delle «ex Zitelle» a Venezia

Nnn si può affittare un bene pubblico per un tempo così lungo senza gara e trasparenza

di Mauro Salerno

L'Ipav, Istituzioni pubbliche di assistenza veneziane, non può affittare senza alcuna trasparenza e aperta concorrenza per 60 anni il complesso immobiliare dell'ex convento delle Zitelle, attualmente trasformato nell'Hotel di lusso Palladio sull'isola della Giudecca, a Venezia. Lo rende noto l'Autorità Anticorruzione (Anac).

Secondo l'Anac l'Ipav non può procedere «perché è organismo di diritto pubblico, e quindi deve rispettare il Codice degli appalti. In secondo luogo perché la locazione ad uso abitativo di un complesso immobiliare di altissimo valore, riconducibile ai 'contratti attivi' della Pubblica amministrazione, deve rispettare i principi di economicità, imparzialità, trasparenza e pubblicità, proprio per le potenzialità economiche che può dare».

Sempre per l'Anac «il Codice civile impedisce locazioni per periodi superiori ai trent'anni. Quindi, il secondo contratto stipulato dal 2049 al 2079 è da ritenersi nullo».

Pure per quanto riguarda il primo contratto, quello riguardante i primi trent'anni, Anac sottolinea che «il confronto concorrenziale non ha avuto modo di esplicarsi in alcun modo atteso che si è proceduto, sostanzialmente, all'affidamento diretto della gestione di un bene tramite locazione». Bene che, secondo Anac, costituirebbe invece un'occasione di guadagno rilevante e quindi da affidare non procedendo in via diretta a individuare il contraente, ma applicando regole minimali di pubblicità e trasparenza, sottoponendo a gara aperta con più offerte, la locazione dell'Hotel di lusso

L'Anac ha sancito l'illegittimità della cessione temporanea dopo un'istruttoria che ha portato alla delibera del 30 marzo 2022, in cui si ricostruisce nei dettagli la vicenda dell'affitto dell'Hotel Palladio alla Giudecca, «avvenuta con rinegoziazione anticipata, e attraverso due contratti con gli stessi soggetti ma usando due società diverse, in maniera priva di qualunque trasparenza».

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