Imprese

Bolzano, via al primo green minibond di Unicredit per l'hotel Olm Nature di Carron

L'investimento realizzato dal gruppo veneto, che integra architettura d'avanguardia e impatto zero, è pari a 12 milioni

di Paola Pierotti

Architettura contemporanea inserita nel paesaggio, autosufficienza energetica e carbon neutrality, offerta turistica innovativa.

Lo sviluppo e il minibond

Il nuovo progetto di Carron – player italiano delle costruzioni – si chiama Olm Nature Escape e farà letteratura anche perché si tratta di un’emissione green effettuata da UniCredit: la prima realizzata dalla banca in Italia che prevede la sottoscrizione in due tranche di un minibond green. È questo il Dna dell’operazione, firmata Carron Bau GmbH, l’impresa di costruzioni altoatesina che nel 2023 compirà i suoi primi dieci anni. La società è interamente controllata dalla holding di famiglia, il gruppo Carron, che quest’anno chiuderà con un bilancio di 245 milioni, inclusa la divisione locale. «L’impresa di costruzione è la promotrice di questa iniziativa e, in un’ottica di diversificazione anche per la gestione, metteremo in campo una società controllata al 100 per cento. Noi – racconta il presidente Diego Carron – ci siamo posizionati come general contractor. Diversificando non ci appiattiamo su un settore e ci teniamo allenati. La Carron ha costruito molti alberghi, qui entriamo con un nuovo ruolo, consolidando così la nostra esperienza».

La Carron Bau – un’idea nata inizialmente come acquisto di un ramo d’azienda – è diventata per il gruppo veneto una società strutturata, specializzata nell’esecuzione di progetti chiavi in mano. È al lavoro oggi per portare a termine la circonvallazione di Merano, con 2,5 km di gallerie sotto la città, conta una trentina di persone soltanto per il settore impianti, ed è la promotrice di questo nuovo concept di hospitality, Olm, una nuova guest house con apart-suites a Caminata di Tures, in Valle Aurina. Parliamo di un investimento da 12 milioni, per il quale Unicredit ha sottoscritto la prima tranche di un minibond green da cinque milioni di euro, legato alla costruzione dell’hotel a impatto zero.

«Alla proposta di un progetto estremamente innovativo, attento alla sostenibilità a 360° e in linea con lo spirito dei tempi – ha commentato Luisella Altare, regional manager Nord Est di UniCredit – abbiamo aderito con convinzione, con una soluzione finanziaria su misura e innovativa».

Il progetto

La nuova architettura (con un impianto circolare, di soli due piani), curata dal giovane studio altoatesino Andreas Gruber Architects, si inserisce in un’area dove fin dal 1958 si trovava l’agriturismo Prennhof; Carron Bau è diventata proprietaria dell’area ed è al lavoro per restituire una struttura pronta ad accogliere un’ottantina di ospiti (42 le unità, di cui 25 con spa private). I visitatori potranno usufruire di un nuovo concetto di gastronomia, che includerà partner della valle e stabilimenti gastronomici in un raggio di circa 30 km. Un impianto geotermico su 8mila mq di superficie e pompe di calore per riscaldare l’intera struttura, oltre a un moderno impianto fotovoltaico (su altri 3mila mq di terreno) saranno le fonti di energia. La data per la consegna è fissata per il 1° ottobre 2023.

L’impresa Carron, in questo momento, ha anche due maxi-cantieri nel settore ospedaliero, a Treviso e a Fermo. Da general contractor, negli ultimi dieci anni, a Milano ha portato a termine lavori privati per 700 milioni. Recente l’incarico per il raddoppio della fabbrica Bulgari a Valenza, mentre nella Capitale sta costruendo il nuovo Hotel Bulgari, oltre ad avere appena consegnato le Torri Ligini all’Eur per Cdp.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©