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Aggiudicazioni/1. A Pizzarotti-Itinera-Ghella il 2° lotto della Napoli-Bari

di Alessandro Arona

Italferr ha aggiudicato (per conto di Rfi) anche il secondo maxi-lotto per la costruzione della ferrovia ad alta capacità Napoli-Bari. Dopo la Napoli-Cancello, assegnata a Salini Impregilo-Astaldi (60-40%) il 27 febbraio scorso, ora è la volta della Cancello-Frasso Telesino. Entrambi i bandi di gara erano stati pubblicati nel luglio scorso.
A vincere è questa volta la cordata tra la Pizzarotti di Parma (capogruppo), la Itinera del Gruppo Gavio e la Ghella Spa di Roma, che prevalgono di un soffio sulla stessa cordata Salini-Astaldi aggiudicataria del lotto precedente: 93,20 punti per l'Ati Pizzarotti e 93,17 per quella a guida Salini. Quest'ultima ha prevalso nella valutazione tecnica (58 punti a 54,99), la cordata Pizzarotti nell'elemento economico-temporale, 38,61 contro 35,17.
In sostanza l'Ati Pizzarotti, rispetto alla base d'asta di 356,417 milioni di euro, ha offerto un ribasso del 12,9% (a 312 milioni di euro) rispetto al solo 3% di Salini-Astaldi.

L'OPERA
L'appalto integrato ha in particolare per oggetto la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori per la realizzazione della tratta Cancello-Frasso Telesino, tra le progressive 0+000 (coincidente con il km 225+090 della linea storica Roma-Napoli via Cassino) e il km 16+500 (coincidente con il km 143+069 della linea storica Caserta-Frasso) e la variante alla linea Roma-Napoli via Cassino, tra il km 0 (225+715 della linea storica) e 2+842 (222+879 della linea storica), incluse le opere accessorie .
Il nuovo tracciato ferroviario fra Cancello e Frasso Telesino (oltre 16 km, di cui circa 3 km su viadotti e oltre 4 km di galleria naturale) sarà in parte in affiancamento alla linea esistente e parte in variante, per circa 6 km. La velocità massima sarà di 200 km/h ed è prevista la realizzazione di due nuove fermate, Valle di Maddaloni e Dugenta-Frasso Telesino, a servizio delle aree del Casertano che potranno così avere un collegamento diretto verso Napoli, Bari e Benevento.
I due lotti appena aggiudicati - spiega Rfi - saranno completati entro il 2022.

NAPOLI-BARI, LA SITUAZIONE
Il progetto della Napoli-Bari ha un costo complessivo di 6,2 miliardi di euro, di cui al momento 3.494 milioni di euro disponibili e 2.684 mln da finanziare.
In particolare, sono in corso lavori per 273 milioni (la Cervaro-Bovino per 263 milioni, che sarà pronta e messa in esercizio - conferma Rfi - nel giugno prossimo, e le opere anticipate su Napoli-Cancello e Cancello-Frasso), sono aggiudicati lavori per 1.391 milioni (i due lotti sopra citati Napoli-Cancello da 813 milioni e Cancello-Frasso 588 mln senza lo shunt di Maddaloni, con valori "complessivi" compresa la parte non affidata a terzi in appalto), in gara lavori per 391 milioni (Bari centrale-Bari Torre a Mare 391 milioni - ma con gara ancora ferma per i ricorsi e per il nodo Tecnis), sono poi finanziati tratti per 1.439 milioni (lotto costruttivo della Frasso-Vitulano per 366 milioni - bando previsto a inizio 2018 - , primo lotto della Apice-Orsara per 923 - per il quale Rfi prevede l'avvio delle attività negoziali, cioè il bando di gara, a inizio 2018 - , i 142 dello shunt di Maddaloni sulla Napoli-Cancello e delle opere complementari sulla Cancello-Frasso, in fase di conclusione dell'iter autorizzativo, e 8 milioni per il progetto della Orsara-Bovino, prevista in gara a inizio 2019; infine tratte da finanziare per 2.684 milioni (i fondi mancanti per Frasso-Vitulano e Apice-Orsara, e i 292 mancanti per la Orsara-Bovino, che ha solo 8 milioni per la progettazione).
Il progetto per il potenziamento della ferrovia Napoli-Bari è stato inserito nel 2007 tra le priorità della legge obiettivo, ai tempi del governo Prodi II, con Antonio Di Pietro ministro delle Infrastrutture. Le progettazioni e l'iter approvativo sono però andate avanti al ralenti fino al settembre 2014, quando il governo Renzi (Maurizio Lupi ministro delle Infrastrutture) ha inserito nel decreto legge Sblocca Italia (DL 12 settembre 2014, n. 133), all'articolo 1 comma 1, l'affidamento a un Commissario straordinario del compito di approvare e accelerare l'attuazione dei progetti ferroviari Napoli-Bari e Messina-Catania-Palermo. Il commissario - prima l'Ad di Fs, poi (dal 26 febbraio 2016) l'Ad di Rfi, Maurizio Gentile - svolge il ruolo del Cipe, ma con procedure molto più semplificate e rapide, e senza dover sottoporre le proprie ordinanze alla registrazione della Corte dei Conti. Tutto questo, a partire dal 2015, ha permesso una forte accelerazione.

Cancello-Frasso, il provvedimento di aggiudicazione

Il tabellino di gara

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