Appalti

Ferrovie: nel 2022 spesa per investimenti tornata a livelli record (6,2 miliardi)

L'Ad Vera Fiorani in audizione alla Camera: l'anno scorso aperti 1.700 cantieri legati al Pnrr per un controvalore di 4 miliardi

di Mauro Salerno

La spesa per investimenti del gruppo Ferrovie è tornata ai livelli record dei primi anni Duemila. A sottolinearlo è stata l'amministratrice delegata di Rete ferroviaria italiana (Rfi), Vera Fiorani, nel corso di un'audizione di fronte alla commissione Trasporti della Camera nell'ambito dell'esame dei contratti di programma stipulati dal ministero delle Infrastrutture.

Nel 2022 la spesa ha toccato la quota di 6,2 miliardi, dopo i 5,7 miliardi del 2021. Si tratta dei dati più alti degli ultimi anni, vicini al valore record di 6,6 miliardi, toccato nel 2004, negli anni di massima spesa per la realizzazione della rete dell'alta velocità. Dal 2007, dopo l'attivazione delle linee Av, si è registrato un calo della spesa per gli investimenti ferroviari che ha raggiunto il valore minimo di 2,7 miliardi nel 2013. Ora la risalita. «Per realizzare il Pnrr e gli investimenti già finanziati - si legge nel documento illustrato da Rfi alla Camera - è necessario uno sforzo straordinario del sistema Paese, raggiungendo volumi mai così alti nella storia».

Ne corso dell'audizione l'Ad di Rfi ha anche segnalato che l'anno scorso la società ha aperto 1.700 cantieri legati agli investimenti del Pnrr per un controvalore di 4 miliardi, promosso 234 gare per un controvalore di 21 miliardi e condotto 55 progettazioni esecutive di interventi da realizzare per un controvalore di tre miliardi.

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