Fisco e contabilità

Mutui locali in crescita a 54,7 miliardi, aumenta il peso delle Regioni

Considerando insieme Regioni ed enti locali, il debito residuo al 1° gennaio 2022 è pari a 54,7 miliardi ( 50,8 miliardi nel 2021)

di Daniela Casciola

Pubblicato l'aggiornamento dell'indagine statistica della Ragioneria generale dello Stato sull'entità dei mutui concessi alle Regioni, alle Province autonome e agli enti locali (Province, Comuni e Comunità Montane) per il finanziamento degli investimenti pubblici e sul livello della relativa esposizione debitoria.

Le informazioni sono state acquisite da un campione di istituti finanziatori residenti in Italia, costituito da 26 istituti di credito e dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Il documento presenta l'analisi dei mutui concessi nei suoi vari aspetti: secondo le classi degli enti beneficiari, in base all'oggetto del prestito e sotto il profilo della distribuzione territoriale. Rappresenta inoltre la consistenza del debito alla fine del periodo considerato e le rate di ammortamento dovute. Nell'indagine sono stati rilevati anche i prestiti obbligazionari sottoscritti dagli Istituti facenti parte del campione.

L'indagine mostra un aumento dello stock delle passività a carico degli enti territoriali relativamente ai mutui: considerando congiuntamente regioni ed enti locali, il debito residuo al 1° gennaio 2022 è pari a 54,7 miliardi di euro a fronte dei 50,8 miliardi registrati al 1° gennaio 2021. L'aumento del debito è dovuto ad alcune operazioni effettuate dalle amministrazioni regionali che hanno portato alla sostituzione di mutui erogati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con nuovi finanziamenti concessi da intermediari finanziari.

In calo lo stock dei prestiti obbligazionari: da 5,8 a 3,9 miliardi.

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