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Pisa, nei piani del Comune l’Arno navigabile

Progetto della società Avalon da tre anni e mezzo di lavorie un costo di 2,5 milioni

di Silvia Pieraccini

Il modello cui guardare è la Francia, che dal turismo fluviale ricava decine di milioni, valorizzando ambiente, cultura e enogastronomia nell’ottica della sostenibilità. Ora anche la città di Pisa sogna di rendere (di nuovo) navigabile il fiume Arno che attraversa il territorio comunale per un tratto di 18,7 km fino a sfociare nel mar Tirreno, ripristinando – questa volta a fini turistici - una via d’acqua che fino all’800 è stata strategica per collegare la costa con l’entroterra toscano.

L’idea progettuale, che sarà presentata oggi nel convegno internazionale “Pisa 2050: connessioni verdi e blu per la città del futuro”, prevede dragaggi (della barra di foce e del fiume) e segnaletica sulle sponde, in vista della nascita di un servizio di chiatte e battelli che offrirà minicrociere con esperienze enogastronomiche e circuiti a tema, museali, naturalistici, culturali. È quello che a Parigi e nell’Ile de France, ma anche in tante capitali europee da Praga a Berlino, da Londra a Vienna, si è sviluppato ed è diventato motore economico.

«Abbiamo vinto un bando della Presidenza del Consiglio dei ministri – spiega il sindaco di Pisa, Michele Conti – e abbiamo promosso uno studio che ha fatto capire quanto l’Arno e il Canale dei Navicelli, che arriva fino al porto di Livorno, possano essere una via di trasporto dei prossimi anni, soprattutto a fini turistici».

Il futuro traffico fluviale è pensato in connessione con il territorio, da qui la previsione di sviluppo di nuovi approdi per accedere a musei e istituzioni culturali che si affacciano sulle sponde del fiume, come il museo delle Antiche navi e il museo nazionale di Palazzo Reale; l’installazione di colonnine di ricarica per i battelli turistici, ma anche per le barche private e per le piccole imbarcazioni che saranno noleggiate; l’installazione di pontili galleggianti per l’accesso al parco regionale di San Rossore; la nascita di infopoint turistici multimediali; lo sviluppo di una city card (accessibile da App) per usufruire dei servizi fluviali e di sconti in musei e negozi. L’operazione si completa con la creazione di un brand che condenserà l’immagine (nuova) della città. Il progetto di navigabilità dell’Arno, sviluppato dalla società Avalon, ha un costo stimato in 2,5 milioni e prevede tre anni e mezzo per la realizzazione. «Lo sviluppo waterfront è un tema urbano sempre più importante – sottolinea lo studio – e l’apertura delle città alle zone d’acqua è una tendenza mondiale».

Alla navigabilità dell’Arno e alla valorizzazione dell’ambiente fluviale si dovranno affiancare, secondo il Comune di Pisa, lo sviluppo della mobilità sostenibile, fondato su un sistema di piste ciclabili, e delle “infrastrutture verdi”, oggi costituite da 51 parchi e 39 verdi non attrezzate. «Pisa guarda al futuro – aggiunge il sindaco Conti – e per questo ha organizzato un importante momento di confronto sulla visione della città al 2050 che vogliamo costruire insieme ai cittadini e alle categorie professionali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Navigabilità dell’Arno, mobilità sostenibile e infrastrutture verdi sono le tre direttrici lungo cui sviluppare il futuro di Pisa e renderla una città europea».

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