Fisco e contabilità

Comuni, contributi energia fuori dalla certificazione Covid 2022

Fra gli emendamenti firmati dal presidente della commissione Roberto Pella

di Gianni Trovati

Il Governo ci ripensa e non forza la mano al Parlamento su un tema spigoloso e delicato come quello delle “trivelle”. L’idea di portare subito sul tavolo del confronto parlamentare del decreto Aiuti ter l’emendamento sullo “sblocca trivelle” è stata accantonata ieri. Davanti alle richieste delle opposizioni il governo ha deciso di rinviare tutto al nuovo decreto Aiuti, atteso in Cdm per venerdì prossimo. L’idea dell’Esecutivo è quella di garantire fino a 2 miliardi di metri cubi di gas di produzione nazionale alle aziende gasivore a prezzi calmierati già da gennaio e fino al 2024. Si tratta di sbloccare estrazioni a partire dall’Alto Adriatico, interdetto da 30 anni, e all’effetto di parziali deroghe al Pitesai. Stop quindi a un dibattito compresso dai tempi stretti della conversione del decreto. Un rinvio che ha sbloccato poi i lavori.

Ieri in Commissione sono arrivati anche i primi via libera a partire dalla proroga di un anno della sanatoria sul bonus Ricerca e Sviluppo e del differimento al 18 novembre del taglio delle accise di 30,5 centesimi al litro per benzina e gasolio. Tra i correttivi parlamentari approvati ieri sera, la possibilità di installare pannelli solari sugli edifici giudiziari e la possibilità per i dipendenti pubblici di poter presentare l’autocertificazione per il bonus di 150 euro nel caso le retribuzioni siano gestite dal servizio informatico del Mef.

Nel capitolo enti locali, fra gli emendamenti firmati dal presidente della commissione Roberto Pella (Fi) , via libera all’esclusione dei contributi per le bollette dalla certificazione Covid 2022 e lo sblocco dell’avanzo libero delle regioni.

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