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Concorsi, bandi e mobilità su InPa per tutti entro maggio

Avvio da gennaio ma fase transitoria negli enti che hanno sviluppato propri portali

di Gianluca Bertagna e Davide D’Alfonso

Dopo l’intesa in Unificata sul Dm di Funzione pubblica (Nt+ Enti loccali & edilizia del 28 settembre), è certo che anche Regioni ed enti locali utilizzeranno il portale InPa per le procedure di reclutamento e la raccolta delle candidature.

Il Portale, normato all’articolo 35-ter del Dlgs 165/2001, si pone come unico punto di riferimento per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per la mobilità. I cittadini sono chiamati a registrarsi al Portale, inserendo il curriculum e le altre informazioni per partecipare alle procedure selettive; le Pa sono tenute a veicolare su Inpa tutti i bandi e avvisi.

L'articolo 35-ter, al comma 4, dispone che l'utilizzo di InPA è esteso anche a Regioni ed enti locali, previa definizione delle modalità di utilizzo mediante un decreto del Ministro per la Pa : il decreto oggetto dell'accordo di cui in apertura. Il Dm innanzitutto delinea le scadenze: entro il 31 dicembre la Funzione pubblica, d'intesa con la conferenza delle Regioni, Anci e Upi, dovrà definire le istruzioni operative per l’accesso e l’utilizzo del Portale. Superato quest’ultimo adempimento , e quindi dal gennaio 2023, anche Regioni ed enti locali, previo accreditamento e creazione di una propria area riservata: pubblicheranno sul Portale i bandi di concorso e gli avvisi di mobilità e quelli di selezione per gli incarichi di lavoro autonomo; riceveranno le candidature; produrranno «report e analisi statistiche»; acquisiranno, in tutti i casi in cui ciò sarà richiesto, i curricula; pubblicheranno le graduatorie; ricercheranno nel Portale i professionisti per il Pnrr; pubblicheranno gli avvisi per reperire i propri Oiv; effettueranno tutte le comunicazioni agli utenti sulle procedure.

InPa assorbirà integralmente, in un'ottica di (auspicata) semplificazione e trasparenza, tutte le procedure di reclutamento. Sempre l'articolo 35-ter a quel fine dispone che dal 2023 la diffusione sul Portale, e sui propri siti, esoneri le Pa dalla pubblicazione delle selezioni sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Dm chiarisce poi quali sono le fasi di accreditamento. Si prevede l'individuazione di un responsabile unico, la sua identificazione digitale, l’invio di un link abilitante all’utilizzo del Portale alla Pec dell’amministrazione, attraverso il quale il legale rappresentante dovrà autorizzare la registrazione dell’ente, e infine la verifica e accettazione da parte di Funzione pubblica.

Il decreto prevede una fase transitoria per le amministrazioni che si siano dotate di strumenti analoghi: in prima applicazione, non oltre sei mesi dall’entrata in vigore e comunque non oltre il 31 maggio 2023, le regioni e gli enti locali possono continuare a utilizzare anche i propri portali.

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