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Superbonus, Patuelli (Abi) salvaguardare bilancio dello Stato ma anche l'edilizia

Il presidente dell'Associazione bancaria italiana chiede di utilizzare la proposta sulla compensazione dei crediti con gli F24 avanzata con l'Ance

di El. & E.

Sulla questione Superbonus «è assolutamente necessario che sia trovato un nuovo equilibrio contemporaneamente per salvaguardare il bilancio dello Stato e non far ricadere
in recessione l'edilizia, le attività connesse, l'occupazione e le attività finanziarie».

È il concetto che esprime il presidente dell'Abi Antonio Patuelli in un intervento pubblicato oggi sul Quotidiano Nazionale. Patuelli ricorda innanzitutto che l'edilizia viene da anni di pesante difficoltà con un crollo di attività del 39% (e il 22% dell'occupazione)tra il 2007 e il 2015, ma che nel periodo della pandemia, grazie anche ai bonus, «ha fatto meglio degli altri settori, realizzando un incremento del 25,3% e del 15,9% dell'occupazione, di fronte a solo l'aumento dell'1,7% del totale dell'economia e a una riduzione del l'1 % dell'occupazione».

Sul tema delle cessioni dei crediti fiscali, al centro del dibattito di questi giorni, Patuelli segnala che tra gli istituti di credito «possono sussistere ancora spazi di acquisto dei crediti fiscali, ma occorre introdurre nella legislazione delle misure che amplino le possibilità di acquisto di crediti fiscali almeno per quelle banche e società finanziarie che, pur con la dovuta prudenza, abbiano esaurito il "cassetto fiscale", cioè la possibilità di acquistare ulteriori crediti». In questa direzione, conclude il presidente dell'Associazione bancaria italiana «va la proposta di Abi e Ance (che sta raccogliendocrescenti consensi) di autorizzare chi ha esaurito i "cassetti fiscali" ad utilizzare altre coperture fiscali come, in parte, quelle derivanti dagli F24 innanzitutto persanare i diritti acquisiti».

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