Progettazione

Luconi Associati, Antonello Stella e Antonio Stignani con Agence Ter: i vincitori dei concorsi in Emilia Romagna

di Mariagrazia Barletta

In Emilia Romagna arrivano al traguardo dell'aggiudicazione tre importanti concorsi. Il comune di Comacchio sceglie il progetto del team condotto da Antonello Stella, titolare dello studio ASArchitects e docente alla Facoltà di Architettura dell'Università di Ferrara, per dare nuova vita al complesso di Sant'Agostino, un antico monastero, attualmente in rovina, ma dal passato glorioso, che nasce come convento, per diventare fortezza militare nel Settecento e scuola nel Novecento. Ora è destinato a rinascere per ospitare un polo delle arti.
Il nuovo edificio per la didattica, da realizzare nel distretto matematico dell'Università di Ferrara, previa demolizione di due prefabbricati degli anni Settanta, è andato alla cordata guidata da Piero Luconi, fondatore dello studio Luconi architetti associati .
La riqualificazione di 35 chilometri di litorale, tutto compreso nel comune di Ravenna, va ai paesaggisti di fama internazionale di Agence Ter , che fanno squadra con un team italiano. Una collaborazione italo-francese cercata da Antonio Stignani, fondatore dello studio Paisà Architettura del paesaggio Stignani Associati . Nel caso di Ravenna, l'aggiudicazione è ancora provvisoria (sono in corso le verifiche amministrative di rito), negli altri la graduatoria è definitiva.

Riqualificazione del comparto Sant'Agostino a Comacchio
È un progetto non compiuto, che si presta a futuri sviluppi, quello proposto dal team di Antonello Stella, di cui fanno parte Daniele Durante, fondatore dello Studio Bv36 (vincitore di recente del concorso per una nuova scuola primaria a Riccione), Mario Assisi e Valentina Milani di In Out architettura , Marta Bianchi, socia dello studio Bianchi-Majer Architecture et Paysage di Parigi, da Simone Braschi, e da Chiara Finizza e Mirko Petruzzi (collaboratori). Nel perimetro di progetto rientrano le rovine del monastero e un'ampia area libera (l'intero comparto urbano si estende su una superficie di un ettaro) lambita su due lati da un canale. La proposta vi inserisce un polo delle arti, ossia un luogo versatile che possa ospitare i più svariati eventi, circondato da un parco verde per lo svago ed il relax, ricucito alla città grazie ai suoi nuovi percorsi. Le stratificazioni compromesse dal tempo e dall'incuria, ma non prive di fascino, vengono conservate ma non sono oggetto di un tradizionale recupero. L'intervento sui contenitori è infatti minimo: viene arrestato il degrado e garantita la sicurezza statica. Sono gli innesti contemporanei, puntuali e riconoscibili, a contribuire con le loro strutture alla messa in sicurezza degli antichi muri. Nasce da questo ragionamento il disegno del teatro-auditorium da 500 posti richiesto dal bando. Con il suo volume leggero e trasparente è calato sul sedime della vecchia chiesa e ne sfrutta quel che rimane delle pareti perimetrali. A formarlo sono dei telai metallici che sostengono un involucro molto leggero. La copertura è in policarbonato mentre le pareti sono mobili: lo strato esterno è fatto di fasce impermeabili in Pvc trasparente che possono chiudersi a pacchetto l'una sopra l'altra. In questo modo la struttura è utilizzabile in diversi modi e configurazioni, fino ad aprirsi per diventare una piazza urbana o uno spazio per eventi aperto sul parco. Allo stesso tempo gli innesti, con le loro ossature metalliche, possono essere implementati nel tempo con soluzioni più definitive. Dunque, un progetto non compiuto, che dà alla comunità il tempo di assimilarlo, per poi prestarsi ad altre trasformazioni.

Edificio per la didattica nel polo universitario di via Machiavelli a Ferrara
Affermare l'identità della funzione universitaria con un intervento contemporaneo, ben riconoscibile, è uno degli obiettivi del progetto ideato da Piero Luconi e dal suo team formato da Sergio Fumagalli, Andrea Gerosa, da Norma Bettega come giovane professionista, e per le progettazioni specialistiche da Franco Gerosa (strutture), Emilio Panzeri (impianti) e Maurizio Penati (geologia).
Il nuovo volume viene reso immediatamente visibile sia dall'ingresso principale al polo universitario che dalla hall del dipartimento di Matematica e informatica. Viene creata un'architettura molto compatta, di un unico livello fuori terra, che lascia ampio spazio intorno a sé da riorganizzare. Viene infatti stabilita una chiara gerarchia per le aree esterne, in modo da creare, in prossimità del nuovo edificio, ampi spazi di relazione. Il nuovo volume è caratterizzato da un ampio atrio vetrato, la cui trasparenza si contrappone alla forte connotazione materica dell'edificio. Il contrasto è voluto: alla leggerezza, luminosità e permeabilità dell'atrio si contrappone la compattezza, opacità e imperscrutabilità del resto del volume. Ad eccezione della parti vetrate, l'edificio è infatti completamente avvolto da un unico materiale di rivestimento ceramico che si estende anche alle coperture. Come chiesto dalla committenza, l'aula è unica, da 360 posti, divisibile all'occorrenza in due aule separate. Infine, il progetto prevede l'assemblaggio in opera di elementi prefabbricati, quali: i solai in lastre statiche di legno pre-assemblati con interposto materiale isolante, gli elementi strutturali di carpenteria e le tecnologie " a secco" previste per la realizzazione dei divisori interni, dei controsoffitti e delle contropareti.

Riqualificazione fascia costiera di Ravenna
Riqualificare la fascia retrodunale del litorale ravennate, ridisegnando gli accessi alla spiaggia e valorizzando il paesaggio naturale. Era questo, a grandi linee, l'oggetto del concorso bandito dal comune di Ravenna lo scorso agosto. A vincere è una cordata guidata dallo studio parigino, con sedi anche a Karlsruhe (Germania) e a Barcellona, Agence Ter (Henri Bava, Michel Hössler e Olivier Philippe), che lo scorso ottobre ha vinto il concorso per la progettazione del parco di quasi 190 ettari che sorgerà sul sito che a Shangai, nel 2010, ha ospitato l'Expo. In squadra con Agence Ter c'è Paisà Architettura del paesaggio Stignani Associati, lo studio, con sede a Ravenna, fondato da Antonio Stignani, che integra al suo interno paesaggisti, architetti, agronomi, naturalisti, ingegneri e designer. Fanno parte del team Tassinari e Associati , studio di Ravenna guidato da Roberto Tassinari e M s.t.a. Studio Tecnico Associato di Rimini. Il progetto vincitore punta a valorizzare la ricchezza del patrimonio paesaggistico naturale litoraneo, che comprende elementi di grande interesse naturalistico, come le foci del fiume Reno e del torrente Bevano, dune, pinete, zone umide e aree di bonifica. Rivelare, attraverso nuovi percorsi, pedonali e ciclabili, i paesaggi dell'acqua, favorendo la scoperta del territorio nascosto dell'entroterra; integrare il sistema delle dune, portandolo fino alla storica pineta, in modo da riordinare lo spazio retrostante ai lidi, sono alcune delle azioni previste. Affacci privilegiati sui punti significativi del paesaggio, nuovi spazi pubblici per il relax, la sosta e l'incontro, come una piazza sul mare, sono alcune delle proposte avanzate.

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