Urbanistica

Il mercato immobiliare in montagna torna vivace: vendite a +9,4%

L’acquisto della casa in montagna torna a riscuotere un certo interesse tra gli appassionati di sci e di camminate ad alta quota. E il mercato registra subito piccole variazioni positive dei prezzi e soprattutto incrementi delle compravendite.

Dopo un periodo di quasi oblìo, il segmento delle abitazioni in vetta arriverà a fine 2017 con 5.800 (stima) case compravendute (+9,4% rispetto alle 5.300 case vendute un anno fa) su un totale di 38mila seconde case passate di mano quest’anno. Secondo un’elaborazione di Scenari Immobiliari si sono vendute più abitazioni in montagna che al mare (+7,1%) e nelle zone dei laghi e di campagna (+4,3%).

Come si sono mossi i prezzi? Nelle località più importanti si va dal rialzo dell’1,1% di Castelrotto negli ultimi 12 mesi all’aumento del 3,9% nelle quotazioni di Madesimo. In mezzo rialzi tra il 2 e il 3% per Corvara in Badia, Dobbiaco, La Thuile. A decretare l’attenzione dei compratori sono come sempre la presenza di neve (evento difficile da prevedere negli ultimi anni) e gli investimenti fatti negli impianti e nella creazione di nuove piste.

I prezzi più elevati si trovano ancora una volta a Cortina d’Ampezzo, intesi come prezzi per acquistare residenze esclusive, con picchi a quota 19.250 euro al metro quadro secondo l’elaborazione di Scenari Immobiliari. A Cortina si è investito per creare una nuova pista nera, la “Scoiattolo”.

Nella classifica dei prezzi residenziali seguono Madonna di Campiglio, con valori massimi di 10.800 euro al mq, e Courmayeur con 10.600 euro al metro. Ma si tratta anche in questo caso di location di lusso. Courmayeur ha ritrovato da due anni a questa parte un mercato in ripresa grazie alla realizzazione della funivia Skyway Montebianco.

Tornando a mete più abbordabili si va dai 2mila euro minimi al mq a Macugnaga ai 4.800 di Bormio fino ai 4.450 euro minimi di Ortisei. E proprio in Val Gardena da dicembre 2017 sarà attiva la nuova cabinovia a dieci posti Piz Seteur che potrà trasportare 3.450 persone all’ora per direzione.

«In Italia il mercato della seconda casa vive una fase di positivo recupero - dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari -, ma in montagna è scarsa l’offerta di qualità. Bisogna anche ricordare che i prezzi negli anni si sono ridimensionati e quindi si trovano più occasioni. Inoltre in montagna c’è necessità di case piccole, in genere intorno a 30-40 metri quadrati, quindi l’investimento in linea di massima non è elevatissimo».

Oggi le mete più ricercate sono i piccoli Comuni a ridosso delle località più grandi, che possono beneficiare dei servizi dei paesi noti ma al contempo non richiedere budget troppo elevati per l’acquisto.

«Il trend dopo qualche anno di crisi è positivo - spiega Alessandra Fusina dell’omonima agenzia immobiliare e presidente Fiaip della Provincia di Bolzano -, anche tra i nostri associati abbiamo riscontrato segnali di ripresa dei mercati classici della Val Gardena e della Val Badia, ma confermo che ci sono anche sviluppi di paesi satellite vicini alle principali località. Tra i paesini che beneficiano di questo trend ci sono le località dell’Altopiano dello Sciliar, come Siusi e Castelrotto, ben collegati con gli impianti ai vari comprensori sciistici. In Val Badia il trend è positivo per i paesini piccoli intorno a La Villa e a Corvara. Poi ci sono località turistiche come Sesto che beneficiano della vicinanza con Merano, cittadina che offre turismo tutto l’anno e un’offerta enogastronomica di qualità. A Merano si vede anche qualche cliente estero che cerca un luogo per svernare e fare passeggiate e con un centro storico piacevole».

A mantenere i prezzi elevati è la tutela del territorio, preservato dalla costruzione selvaggia. «Corvara resta il paese più richiesto in Alta Badia per l’acquisto della seconda casa, qui si pagano 10-12mila euro al metro per le case nuove o belle abitazioni in centro - dice Alessandra Pescosta, agente dell’immobiliare Tablé con uffici a La Villa -, mentre le abitazioni degli anni 70 costano circa 7mila euro al metro quadro. Il mercato è limitato perché si costruisce poco. A La Villa, invece, dove hanno edificato molto ultimamente, i valori sono scesi verso gli 8mila euro».

In Valle d’Aosta le località piccole più gettonate sono quelle dalle quali si riescono a reaggiungere facilmente i servizi legati allo sci, ma anche dove è possibile effettuare sport di montagna durante il periodo estivo. «Nella Valdigne sono di grande interesse Pres- Saint-Didier, Morgex e La Salle. Chi ama la valle di Cogne è disposto ad acquistare a Aymavilles per la vicinza dei servizi e dell’autostrada - dice Angelo Aresu di Sant’Orso Immobiliare e presidente regionale Fiaip -. Nella Valpelline sono mediamente apprezzate le zone di Bionaz, Ollomont e Doues».

A Valtournenche costruiranno nei prossimi quattro anni il collegamento con la val d’Ayas e Champoluc e questo porterà molti nuovi turisti, dicono da Idealista.

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