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Autostrade, Tomasi: a giorni il cantiere Barberino-Firenze Nord, la Gronda di Genova non si cambia

Investimenti con iter concluso per 6 miliardi. A dicembre il progetto esecutivo del Passante di Bologna. Colonnine di ricarica in 100 aree entro giugno 2023

di Massimo Frontera

Autostrade per l'Italia non lascerà sola Rfi nella produzione di Pil nei prossimi anni. Anche se in proporzioni più ridotte il contributo di Aspi sarà ragguardevole, e non si dovrà attendere molto. Almeno stando a quello che oggi ha detto in Parlamento l'amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ascoltato dalle commissioni Ambiente e Trasporti di Montecitorio.

Il top manager ha parlato di 8,6 miliardi di nuovi investimenti arrivati a maturazione o quasi. La quota maggiore, pari a sei miliardi, è quella più vicina al cantiere. Si tratta di «attività che sono pronte per essere cantierizzate, perché abbiamo completato l'iter autorizzativo: progetti esecutivi, valutazione di impatto ambientale e conferenza di servizi chiusa». Questi progetti, ha però precisato Tomasi «oggi sono in attesa di approvazione da parte del ministero dell'Ambiente». Tra progetti pronti per essere trasformati in cantiere, l'ad di Aspi ha citato la A14 Bologna-San Lazzaro, la Milano Sud-Lodi, i due lotti sulla Firenze Pistoia, il nodo di Peretola, la Gronda di Genova e tutti i tratti di completamento della Incisa Val D'Arno (lotti 1 e 2).

Sulla Gronda Tomasi - anche replicando alle sollecitazioni della Commissione - ha voluto chiarire che progetto e tracciato sono blindati, a patto di non voler rinviare l'apertura dei cantieri a tempo indefinito. «Vista la complessità dell'iter autorizzativo e la complessità delle verifiche che vengono condotte su progetti così complessi, pensare di modificare di un solo metro il tracciato della Gronda di Genova significa ripartire normalmente in valutazione di impianto ambientale», ha chiarito. «Non c'è alternativa - ha ribadito l'ad di Aspi - perché per realizzare un progetto complesso come la Gronda si sono spesi più di 100 milioni di euro di verifiche ispettive, e nella zona sono state già individuate tutte le particelle che vengono utilizzate per la realizzazione; quindi, direi, assolutamente impossibile». A titolo di esempio Tomasi ha citato il cambio di tracciato deciso sul progetto, già concordato, del Passante di Bologna, con la conseguenza di allungare i tempi di sei anni a causa del nuovo iter autorizzativo, tutt'ora non concluso. «E parliamo di un'opera complessa (il passante di Bologna, ndr) ma meno complessa della Gronda», ha aggiunto. Sempre a proposito del Passante di Bologna, opera del valore di 1,6 miliardi, Tomasi ha promesso il progetto esecutivo entro dicembre di quest'anno, dopo che si è chiusa nelle settimane scorse la conferenza di servizi.

In termini di investimenti, il Passante di Bologna, assorbe la quota maggiore dei 2,6 miliardi di valore di progetti «che saranno pronti per il 2022», cioè «con progetto esecutivo che sarà presentato quest'anno». È invece vicinissimo al cantiere un maxi appalto in Toscana. «Entro i prossimi 15 giorni - ha anticipato l'ad di di Aspi - andremo ad aprire il lotto, del valore di un miliardo di euro, Barberino-Firenze Nord, dove abbiamo la galleria a tre corsie più grande mai realizzata in Europa». Quanto al bilancio 2021, «abbiamo raggiunto un volume di circa un miliardo di investimenti realizzati», ha detto Tomasi prevedendo valori in crescita nel prossimo futuro: «a partire dal 2022 saliremo a 1,3 miliardi di investimenti per poi salire sopra i due miliardi, cui vanno aggiunti circa 800 milioni di euro relativi alle attività di manutenzione».

Autostrade ha riferito in Parlamento anche sul programma di infrastrutturazione della rete autostradale con punti di ricarica elettrica. «Attualmente - ha detto sempre il top manager - abbiamo una ventina di progetti in corso per l'infrastrutturazione elettrica della rete autostradale; chiuderemo quest'anno con 50 aree di servizio che saranno infrastrutturate con la ricarica elettrica, e per giugno 2023 avremo infrastrutturato 100 aree di servizio con ricariche "fast charge", che consentono di ricaricare la macchina in 15-20 minuti». Le 100 aree di sosta del programma, ha precisato Tomasi, «saranno posizionate a 50 km l'una dall'altra».

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