Il CommentoFisco e contabilità

La Corte dei conti risponde alla sfida del Pnrr

di Luigi Caso (*)

Intervenendo all'inaugurazione dell'anno giudiziario, il Presidente Draghi aveva ricordato come l'approvazione del Pnrr rendesse ancor più cruciale il ruolo della Corte dei conti: «Sta a chi governa fare le scelte strategiche, sta a chi amministra eseguirle in maniera efficace ed efficiente e a chi controlla verificare che le risorse siano impiegate correttamente». Pochi giorni fa, con la celebrazione del giudizio di parificazione del rendiconto generale dello Stato, la Corte ha risposto all'invito del Premier.

Il Presidente della Corte Carlino, nel ricordare che «il circuito democratico si alimenta anche diffondendo ed interiorizzando la cultura della legalità e dei controlli" ha richiamato il PNRR. Il richiamo non è stato casuale. L'art. 22 del regolamento UE 2021/241 impone agli Stati membri di adottare "un sistema di controllo interno efficace ed efficiente" nonché provvedere al "recupero degli importi erroneamente versati o utilizzati in modo non corretto».

Sotto quest'ultimo profilo, l'attuale Governo ha scelto di proseguire nella strada della deresponsabilizzazione intrapresa dal precedente, prolungando di altri due anni la norma che esclude ogni responsabilità per i danni all'erario arrecati con azioni gravemente colpose. Più volte sono state ricordate le ricadute negative per il Paese e i cittadini di tale scelta che l'approvazione del Pnrr rende ancor più incomprensibile. Come fu tempestivamente rilevato dal Procuratore generale della Corte Canale, «abbassare il livello di contrasto alle fattispecie di danno all'Erario, implica l'abbassamento … anche del livello di contrasto alle fattispecie di lesione agli interessi finanziari dell'Unione europea».

Ma è sul profilo del controllo, con gli interventi dei presidenti di coordinamento delle Sezioni riunite, che il giudizio di parificazione ha offerto interessanti spunti di riflessione.

Il Presidente Flaccadoro ha ricordato come il Pnrr sia fondamentale per vincere la scommessa della crescita attraverso il superamento delle fragilità che ancora affliggono il nostro sistema economico.

Il Presidente Granelli ha auspicato che, in attuazione del Pnrr «sia prevista un'adeguata governance dei controlli interni della PA" tale da garantire alla Corte di "verificare l'attuazione dei programmi nei tempi previsti e di poter svolgere le valutazioni, da rivolgere al Parlamento … nei casi di criticità». Quello che può sembrare un alert è in realtà una manifestazione di piena disponibilità della Corte nei confronti del Governo che, nel piano inviato a Bruxelles, ha citato i controlli della Corte dei conti quale elemento di garanzia del corretto perseguimento delle milestones programmate. In tal senso, è da leggere con particolare interesse la riflessione finale di Granelli «questo Istituto appronterà al proprio interno le soluzioni organizzative idonee a garantire che i controlli sulla gestione previsti dalla legge siano svolti in modo efficiente ed efficace, così da contribuire alla rapida realizzazione degli interventi previsti per l'attuazione del PNRR»

(*) Presidente associazione nazionale magistrati della Corte dei conti