Urbanistica

Gualtieri: «Pnrr e Giubileo, a Roma 19 miliardi da spendere ma serve un patto tra pubblico e privato»

Ciucci (Ance-Acer) chiede un tavolo permanente fra Roma Capitale, Governo, stazioni appaltanti, imprese e professionisti

di Giorgio Santilli

Di fronte alla «grande opportunità» che ha oggi Roma e ai rischi di non riuscire a spendere i fondi stanziati, il presidente di Ance Roma-Acer, Antonio Ciucci, ha chiesto ieri «un tavolo permanente» fra Roma Capitale, Governo, stazioni appaltanti, imprese, professionisti e corpi intermedi, con l’obiettivo di monitorare l’avanzamento delle opere e intervenire rapidamente in caso di criticità. Ciucci ha anche presentato il nuovo Osservatorio sulle opere Pnrr e Giubileo 2025 che Acer realizza con l’Osservatorio Recovery Plan dell’Università Tor Vergata. «Roma ha davanti a sé opportunità che non può sprecare - ha detto Ciucci - e non possiamo negare che ci siano difficoltà. L’Osservatorio è uno stimolo affinché tutti, conoscendo ciò che c’è da fare, possano dare un contributo: è nostra convinzione che, per farcela, serva spirito di coesione». E ha dato alcuni numeri: nella Capitale la progettazione è partita per il 25% dei lavori Pnrr e conclusa solo per il 13%, mentre la percentuale delle gare partite è ferma al 15% e i lavori avviati all’8%. Sul fronte Giubileo, invece, «è ancora tutto da costruire».

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è detto d’accordo con Ciucci: «Bisogna rafforzare un grande patto tra pubblico e privato». Ha ricordato che ci sono in rampa di lancio investimenti fino a 18,8 miliardi, se si considerano i 5,8 necessari per Expo 2030, su cui Gualtieri si è detto fiducioso (ieri la premier Meloni ha incontrato il Segretario generale del Bie, Dimitri Kerkentzes). Alla cifra totale concorrono 2,6 miliardi di opere Pnrr, 1,3 miliardi del piano Giubileo, 4,2 miliardi di fondi nazionali aggiuntivi e 4,8 miliardi di «altri fondi» in cui sono compresi i fondi strutturali europei. La mobilità sostenibile è il capitolo più ricco con 7 miliardi cui seguono l’economia circolare e la gestione idrica con 3,3 miliardi, la rigenerazione urbana con 3,3 miliardi e verde urbano e il decoro con 3 miliardi. Il conto del nuovo Osservatorio Acer, che tiene dentro gli interventi regionali Pnrr ma esclude Expo, è di 16,6 miliardi (di cui 6 Pnrr e Giubileo).

Gualtieri ha espresso soddisfazione per la firma del primo Dpcm Giubileo e ha ringraziato Meloni per la rapidità con cui lo ha varato. Rammarico invece per il fatto che il decreto non fosse stato già approvato dal governo Draghi. «Era pronto quasi un anno fa, abbiamo perso sei mesi che comunque recupereremo», ha detto.

La mattinata è stata anche l’occasione per parlare ancora del codice appalti. «Posizione critica» di Ciucci che ha lamentato lo scarso coinvolgimento delle imprese e il fatto che non si affrontino i veri nodi del settore, fase autorizzativa e fase esecutiva. Da modificare illecito professionale, revisione prezzi e norma sulle varianti.

Gli ha risposto il viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, che ha confermato la volontà e la disponibilità all’ascolto del governo, ma ha anche detto che «se a volte le richieste non vengono recepite non bisogna pensare che ci sia mancanza di ascolto ma tenere conto che questo è un governo politico e fa scelte politiche». Sul Giubileo ha parlato di massima collaborazione con Roma Capitale e di «contesto di riconciliazione», con l’obiettivo di «confermare la capacità dell’Italia a rispondere alle grandi sfide».

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