Fisco e contabilità

Cambia il Mef: un Dipartimento per la giustizia tributaria

Con il compito di programmare e gestire l'azione amministrativa dell'attività

di Manuela Perrone e Gianni Trovati

La riforma del ministero dell'Economia e delle Finanze, voluta dal ministro Giancarlo Giorgetti, si arricchisce di un nuovo tassello. Dopo aver spacchettato il Dipartimento del Tesoro e creato il Dipartimento dell'Economia con Dpcm a fine marzo scorso per gestire le competenze sugli interventi finanziari nell’economia, la gestione delle partecipazioni societarie dello Stato e la valorizzazione del patrimonio pubblico, il governo ha ottenuto l’ok della Camera per la ostituzione al Mef del nuovo Dipartimento della giustizia tributaria.

Alla base della scelta di passare da una Direzione della giustizia tributaria, oggi incorporata nel più ampio Dipartimento delle Finanze, a una struttura più articolata ci sono anche le ultime scelte dei governi Draghi e Meloni. Il primo ha riscritto le regole del processo tributario come prevedeva il Pnrr, il secondo ipotizzando nella nuova delega fiscale una nuova geografia del contenzioso.

Il Dipartimento della giustizia tributaria avrà, dunque, il compito di programmare e gestire l'azione amministrativa dell'attività giudiziaria tributaria, gestire e sviluppare il sistema informativo del contenzioso e soprattutto far decollare definitivamente il processo tributario telematico. Al nuovo Dipartimento spetterà anche l’analisi delle liti tributarie e soprattutto, la gestione dei concorsi per il reclutamento dei magistrati tributari, con relativa gestione economia e amministrativa tanto dei magistrati quanto dei giudici tributari.

L'emendamento del Governo approvato ieri alla Camera al decreto Pa prevede, inoltre, che il nuovo Dipartimento, in attesa del regolamento ministeriale, potrà contare sugli uffici dirigenziali della Direzione della giustizia tributaria così come degli uffici di segreteria delle Corti di giustizia tributaria. Per la nomina del nuovo Capo del Dipartimento si provvederà a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Pa, con tutta probabilità dal 22 giugno prossimo.

Il Dipartimento sarà costituito da una direzione generale, due direzioni centrali e potrà dotarsi di un consulente con posizione dirigenziale per studi, analisi e ricerche. Sotto il cappello del nuovo Capo del Dipartimento ci saranno anche diciotti uffici dirigenziali non generali, altri 124 uffici di segreteria delle Corti di giustizia tributaria. L’emendamento approvato prevede, comunque, che con la nascita del nuovo Dipartimento non verrà meno l’assegnazione all’ufficio di segreteria del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria di due posizioni dirigenziali di livello non generale.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©