Imprese

Banda larga, per le reti permessi più lunghi e cantieri con meno oneri

Decreto Pnrr. Per gli scavi proroga di due anni a Scia, certificati, autorizzazioni paesaggistiche, concessioni. Silenzio assenso sugli obblighi per il traffico stradale

di Carmine Fotina

È sempre materia complessa, da addetti ai lavori, ma può avere impatti notevoli sulla diffusione della banda ultralarga in Italia. Nella bozza del nuovo decreto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza approvato giovedì scorso dal consiglio dei ministri c'è l'ennesimo pacchetto di semplificazioni per le reti internet ad alta velocità, con lo scopo principale di dare un'accelerata ai lavori finanziati dal Pnrr e che devono essere conclusi entro il 2026.Per le società impegnate negli scavi per la posa della fibra ottica spunta anche una deroga agli obblighi relativi alla circolazione stradale. Gli operatori dovranno continuare a richiedere agli enti preposti l'adozione di provvedimenti per regolare il traffico durante il periodo di apertura del cantiere ma, se dopo dieci giorni se non riceveranno risposta, scatterà il silenzio-assenso. L'intervento probabilmente più corposo riguarda però, per la posa in opera di infrastrutture a banda ultralarga, la proroga di due anni di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, delle autorizzazioni, anche di quelle paesaggistiche e ambientali, e delle Scia, le segnalazioni certificate di inizio attività.

Gli interventi di scavo che adottano la tecnica della micro-trincea vengono poi liberati dall'obbligo di ottenere le autorizzazioni imposte dal Codice dei beni pubblici e del paesaggio e dal vincolo di presentare documenti cartografici alle soprintendenze e di concordare con queste indagini preventive sui terreni. Semplificata anche l'installazione nelle zone gravate da usi civici, dove non si applicherà il vincolo paesaggistico. Per le reti di telefonia mobile viene posto un freno ai Comuni che adottano regolamenti per il corretto insediamento delle antenne 5G, spesso in senso restrittivo. I regolamenti dei sindaci infatti dovranno comunque rispettare le procedure semplificate previste dal Codice delle comunicazioni elettroniche. E, per il 4G, viene introdotta la presentazione delle domande di installazione delle antenne in modalità digitale e mediante posta elettronica certificata. Nel caso di impianti classificati come di minore rilevanza, ci sarà l'esenzione dall'autorizzazione preventiva degli uffici tecnici regionali.

A meno di cambiamenti dell'ultimissima ora, questo pacchetto dovrebbe essere confermato nel testo finale del decreto Pnrr, la cui pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale è attesa per i prossimi giorni. Il Dl non tocca invece un altro tema considerato urgente dagli operatori telefonici, cioè l'equiparazione ai grandi consumatori di energia elettrica che beneficiano di agevolazioni fiscali. Estendere la categoria di "energivori", definita a livello europeo, è un'operazione giudicata però molto complessa dal governo. Una soluzione "ponte" è stata proposta di recente dalla maggioranza parlamentare, con una serie di emendamenti presentati in commissione Industria al Senato prima al decreto Lukoil/golden power e poi al decreto Ilva.L'idea sarebbe quella di consentire l'accesso ai crediti d'imposta oggi limitati alle aziende "energivore" anche alle imprese che sono considerate strategiche ai sensi della disciplina del golden power e il cui consumo di energia elettrica, calcolato nel periodo di riferimento, sia pari ad un determinato livello, su ci sono varie ipotesi tecniche. La misura non ha al momento trovato posto ma, una volta individuate le coperture finanziarie, è possibile che venga inserita in un prossimo provvedimento.

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