Urbanistica

Milano, al via i lavori per «l'onda» firmata da Big accanto alle torri di Hadid, Isozaki e Libeskind

CityLife posa la prima pietra del progetto CityWave: costo 180milioni, conclusione prevista nel 2025

di Mau.S.

Si aggiunge un nuovo tassello al progetto CityLife di Milano che da oggi si avvicina al completamento. Accanto alle tre torri progettate da Daniel Libesckind, Zaha Hadid Architects e Arata Isozaki iniziano ora, con la posa della prima pietra, i lavori del cantiere di CityWave, l'iconico complesso direzionale disegnato dallo studio danese Big, guidato da Bjarke Ingels.

L'edificio, che ricorda la forma di un'enorme onda ha l'ambizione di presentarsi come benchmark per gli uffici del futuro. Citywave sarà alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili e sarà il primo edificio ad uffici a superare l'impatto zero, con l'obiettivo di avere un impatto positivo sull'ambiente.

I lavori, avviati oggi a valle del progetto esecutivo, secondo le previsioni saranno conclusi nel 2025, in modo da essere pronti prima delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026.

«L'investimento previsto per i lavori è di 170-180 milioni di euro, ma le gare d'appalto non sono ancora partite. Per il completamento stiamo cercando di non fare una corsa a ostacoli. Vogliamo diventi un edificio monumentale e con una vita lunga e per questo bisogna costruire bene. Il lockdown ci ha dato tempo di studiare bene il progetto e di farlo molto bene», ha detto Aldo Mazzocco, amministratore delegato di Generali Real Estate e presidente di CityLife, durante la cerimonia di posa della prima pietra (Generali controlla CityLife Spa).

CityWave «rappresenta il culmine di un percorso iniziato oltre quindici anni fa che ha reso CityLife una nuova centralità urbana, una destinazione unica a Milano, dove qualità della vita, innovazione e sostenibilità si incontrano», ha detto Armando Borghi, amministratore delegato di CityLife. Nel quartiere prosegue la realizzazione dell'ultimo lotto residenziale che dovrebbe essere consegnato a giugno 2022, mentre il completamento del Parco pubblico «è previsto entro la fine di quest'anno».

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