Imprese

Trasporti green, piano Tper da 186 milioni in Emilia Romagna

Programma triennale per l'utilizzo di carburanti puliti e servizi hi tech

di Ilaria Vesentini

Un utile netto di 3,2 milioni e 30 milioni investimenti nell'anno del Covid, nonostante lockdown, distanziamenti sociali, scuole chiuse e home working: sono due numeri che fotografano lo stato di salute di Tper, Trasporto passeggeri Emilia-Romagna, la più grande azienda di trasporto pubblico della regione e una delle prime in Italia con i suoi 2.489 dipendenti, un parco di 1.200 mezzi e un giro d'affari superiore ai 300 milioni in anni non pandemici.

«Ma sono i 186 milioni di investimenti che abbiamo in programma nei prossimi tre anni a fare la differenza e a raccontare dove vogliamo andare» sottolinea Giuseppina Gualtieri, da poco riconfermata alla guida del gruppo nel doppio ruolo di presidente e amministratore delegato.

La direzione indicata nel Piano industriale è quella della sostenibilità (intesa anche come combustibili green, dal metano all'elettrico fino all'idrogeno) e della digitalizzazione con un approccio integrato tra bus, treni, auto condivise e bike sharing, nella logica del “mobility as a service” (Maas), un servizio omnicomprensivo che offra all'utente la possibilità di scegliere quali mezzi utilizzare per spostarsi, pagando con app o carta un unico abbonamento o tariffe pay-per-use.

«È dal piano industriale del 2015 che non ci occupiamo più solo di gestire i trasporti ma la mobilità in senso lato, focalizzandoci su tecnologie informatiche, interoperabilità dei mezzi e digitalizzazione dei servizi -racconta Gualtieri - dalla prima applicazione Mover a Roger, la nuova piattaforma in cui stiamo integrando tutta l'offerta di viaggio, i sistemi di pagamento e il monitoraggio dei dei mezzi, non solo nei territori di Bologna e Ferrara che copriamo con Tper, ma in collaborazione anche con le altre tre aziende di Tpl dell'Emilia-Romagna (Seta, Tep e Start Romagna)». Un primo step verso un'unica grande holding di trasporto regionale di cui si discute da anni e che resta tra le linee di indirizzo strategiche.

Controllata al 46,13% dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Bologna (30,11%), da Città metropolitana di Bologna (18,79%) e, con quote minori, dall'Azienda dei trasporti ACT di Reggio Emilia, Provincia e Comune di Ferrara, Ravenna Holding e Provincia di Parma, Tper a sua volta controlla e partecipa altre 12 società e dallo scorso anno ha scorporato il ramo delle ferrovie regionali (confluito nella società di gestione ferroviaria TrenitaliaTpe). Un cambiamento di perimetro che si è sommato all'effetto Covid e ha contratto il fatturato 2020 (sceso dai 329 milioni del 2019 a 266 milioni), senza però compromettere la solidità finanziaria.

«La gestione prudente degli ultimi anni ci permette di attutire anche un colpo senza precedenti come la pandemia - assicura Gualtieri, che oltre a essere presidente Tper è anche vicepresidente dell'associazione nazionale dei trasporti Asstra - e dato che l'emergenza sanitaria sta ancora impattando su tutto il Tpl italiano abbiamo deciso di destinare interamente a riserva l'utile di esercizio della società (3,2 milioni per la capogruppo, 3,6 milioni a livello consolidato, -49% rispetto al 2019, ndr). Anche perché tra il 2021 e il 2024 finanzieremo con risorse proprie 52 dei 186 milioni di investimenti pianificati».

Elettrificazione del parco mezzi (filobus full electric, mezzi a batteria con ricarica overnight in area urbana, metano liquido in ambito extraurbano, in futuro bus a idrogeno verde) e infrastrutture di ricarica sono i pilastri del piano di sviluppo, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione previsti nei Pums di Bologna e Ferrara e del Pnrr, che ha destinato 62 miliardi a infrastrutture, mobilità e logistica sostenibile. «Già oggi siamo primi in Italia per sviluppo del trasposto a metano liquido (con 71 nuovi veicoli in circolazione, che si sommano ai 313 a metano compresso, Ndr) - conclude - e ultimeremo entro dicembre l'installazione su tutti i mezzi della regione di moderni validatori con carta di credito, per rendere il trasporto pubblico l'alternativa più facile, accessibile conveniente e sostenibile per chi viaggia in Emilia-Romagna».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©