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Assunzioni Pnrr, i fondi ente per ente per i piccoli Comuni

Il Viminale erogherà annualmente i contributi previa verifica, con il Mef, del permanere del requisito di soggetto attuatore

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

Sono 760 i piccoli Comuni, attuatori di progetti Pnrr, assegnatari del contributo a copertura di 1.026 nuove assunzioni, a tempo determinato, dal 2022 a 2026.

La spesa totale nel quinquennio ammonta a 48.645.820,74 euro, meno di un terzo del fondo stanziato, dal ministero dell'Interno, per la stessa finalità.

Nelle more dell'approvazione, da parte degli organi di controllo, e successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la Funzione pubblica ha divulgato, sul proprio sito (nella pagina "Autorizzazioni a bandire e ad assumere"), il Dpcm di riparto del Fondo per le assunzioni straordinarie Pnrr per i piccoli Comuni.

Al fine del concorso alla copertura dell'onere, sostenuto dai municipi con popolazione inferiore a 5mila abitanti per le assunzioni di personale per il Pnrr, l'articolo 31 bis, commi 5 e 6, del Dl 152/2021 ha stanziato un fondo di 30 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. I Comuni interessati, entro il 30 luglio 2022, hanno dovuto comunicare, al Dipartimento della funzione pubblica, le esigenze di personale connesse alla carenza delle professionalità strettamente necessarie all'attuazione dei progetti del Piano, il cui costo non è sostenibile a valere sulle risorse disponibili nel bilancio degli enti.

Per il monitoraggio delle esigenze assunzionali dei Comuni è stata realizzata una piattaforma web dedicata, attraverso la quale le amministrazioni, nel periodo dal 2 al 31 maggio 2022, hanno potuto comunicare le esigenze di personale, successivamente integrando, via Pec, le informazioni attinenti alla riconducibilità del finanziamento del progetto presentato a quelli del Pnrr.

Con il Dpcm in corso di pubblicazione si riconoscono ora i contributi per le diverse unità di personale richieste, incluse quelle con rapporto di lavoro a tempo parziale, distinte tra le categorie di inquadramento D, C e B3. L'importo del contributo, comprensivo degli oneri riflessi a carico degli enti e di una quota forfettaria del trattamento economico accessorio, è calcolato tenendo conto del contratto del 21 maggio 2018, e prevede 38 mila euro per la categoria D, 35,5 mila euro per quella C e 33 mila euro per la categoria B.

Gli enti dovranno tenere in considerazione anche il rispetto del limite della spesa aggiuntiva, ammissibile per le assunzioni con contratto a tempo determinato di personale con qualifica non dirigenziale per il Pnrr, entro il valore dato dal prodotto della media delle entrate correnti degli ultimi tre rendiconti approvati (al netto dell'Fcde stanziato nel bilancio di previsione) per la percentuale distinta per fascia demografica indicata nella tabella 1 annessa al Dl 152/2021.

Tenendo conto di ciò, le 1.026 unità di personale richieste comportano una spesa di 9.593.409,91 euro per il 2022 e, in relazione all'estensione prevista dei contratti di lavoro, 18.467.685,48 euro per il 2023, 10.949.633,79 euro per il 2024, 6.604.347,82 euro per il 2025 e 3.030.743,74 euro per il 2026.

Il ministero dell'Interno provvederà a erogare annualmente i contributi ai Comuni beneficiari previa verifica, in collaborazione con il Mef, del permanere del requisito di soggetto attuatore del Pnrr.

La norma prescrive, inoltre, la verifica circa l'effettivo e corretto utilizzo dell'importo del contributo da parte del comune beneficiario e il riversamento allo Stato delle somme non utilizzate.

I Comuni beneficiari saranno, pertanto, tenuti a trasmettere al Ministero dell'interno, entro il 31 marzo di ogni anno a decorrere dal 2023 fino al 2027, apposita certificazione con la quale attesteranno di aver utilizzato, in qualità di attuatori dei progetti Pnrr, l'importo del contributo nell'esercizio finanziario riferito all'annualità precedente.

L'eventuale quota non utilizzata dovrà essere riversata al Capitolo 3560 capo XIV articolo 3 "Entrate eventuali diverse del Ministero dell'interno – Recuperi, restituzioni e rimborsi vari".

Il riparto delle rilevanti economie ancora disponibili sul fondo sarà effettuato con un successivo decreto. Si ricorda, infine, che il comma 828 dell'articolo 1 della Legge di Bilancio 2023 prevede un ulteriore utilizzo delle risorse di tale fondo, sempre a supporto dei comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti, per superare le attuali criticità nell'espletamento degli adempimenti necessari per garantire un'efficace e tempestiva attuazione degli interventi previsti dal Pnrr. Dall'anno 2023, per tutta la durata del Piano, fino al 31 dicembre 2026, i contributi potranno essere destinati anche a sostegno degli oneri relativi al trattamento economico degli incarichi conferiti ai segretari comunali.