Appalti

Manifestazioni di interesse, l'impresa che chiede l'invito deve già possedere i requisiti per la gara

Il chiarimento del Mit: impossibile fare leva sulla promessa di qualificazione (tramite avvalimento) in caso di chiamata

di Mauro Salerno

L'impresa che risponde all'avviso di manifestazione di interesse deve essere già in possesso dei requisiti di partecipazione alla successiva gara. Per questo non è legittimo il comportamento di un operatore che richiede l'invito promettendo di qualificarsi tramite avvalimento soltanto dopo aver ricevuto la chiamata della stazione appaltante.

È il chiarimento che arriva dal servizio giuridico del Mit, sollecitato dalla richiesta di parere avanzato da una stazione appaltante che ha pubblicato l'avviso di manifestazione di interesse alla partecipazione a una successiva procedura negoziata.

Nell'avviso erano indicati i requisiti richiesti alle imprese. L'ente spiega che a dirsi interessati alla gara sono state anche numerosi operatori privi dei requisiti dichiarando che lo avrebbero acquisito «solo in futuro, e solo in caso di invito, mediante avvalimento». Il dubbio della stazione appaltante: bisogna invitare tutti, o solo le imprese che «già nel momento dell'invito, dispongono della qualificazione necessaria»?

In questo caso la risposta del Mit non lascia spazio a interpretazioni. «Al momento della manifestazione di interesse - si legge nel parere n.1667/2022 - gli operatori economici devono già essere qualificati. Ciò può avvenire anche tramite avvalimento, ma detto avvalimento deve essere già posto in essere al momento della manifestazione di interesse e non solo promesso».

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