Personale

Si allenta il giro di vite sui medici gettonisti

Approvata una serie di modifiche al giro di vite sul ricorso ai gettonisti deciso nel decreto bollette atteso in aula il 17 maggio

di Marzio Bartoloni

Si allenta la stretta sui gettonisti, i medici e gli infermieri esterni assoldati a costi spesso esorbitanti per coprire i buchi di organico negli ospedali. Come anticipato su Nt+ Enti locali & edilizia del 28 aprile scorso è stata approvati nelle commissioni riunite Finanze e Affari Sociali della Camera una serie di modifiche al giro di vite sul ricorso ai gettonisti deciso nel decreto bollette atteso in aula il 17 maggio: la prima modifica di fatto amplia la possibilità di affidare appalti per il periodo transitorio di 12 mesi non solo nei pronto soccorso (i servizi di emergenza-urgenza, gli unici per i quali il decreto prevedeva l'uso dei gettonisti) ma anche in altri servizi diversi e quindi altri reparti che sono da mesi alle prese con una cronica carenza di personale sanitario e che rischivano con la stretta di restare subito scoperti di personale. La seconda modifica prevede che lo stop ai gettonisti non si applichi «agli affidamenti in atto e alle procedure di affidamento in corso di svolgimento o per le quali sia stata pubblicata la determinazione a contrarre». La durata degli affidamenti non potrà comunque sempre «eccedere dodici mesi» . Il giro di vite non si applicherà neanche ai contratti e alle procedure di affidamento che prevedono «il conferimento di attività e servizi sanitari in gestione ad operatori economici, allo scopo di conseguire la riqualificazione di strutture sanitarie o presìdi ospedalieri pubblici».

Fin qui le misure sui gettonisti, perché nel decreto bollette sono entrate anche altre misure come quella per il contrasto degli episodi di violenza contro il personale sanitario che punta sulla possibilità di creare dei posti fissi di Polizia in ospedale. «Presso le strutture ospedaliere pubbliche e convenzionate con un servizio di emergenza-urgenza» - si legge nella modifica approvata - e in considerazione del «bacino di utenza e del livello di rischio della struttura», possono essere costituiti posti fissi della Polizia di Stato per la «tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica», prevenzione e repressione dei reati, e per «assicurare l'incolumità» dei sanitari.

Previste anche modifiche per la questione del payback - 1 miliardo da saldare alle Regioni entro giugno - chiesto alle aziende che producono dispositivi medici: un primo emendamento precisa meglio la preclusione ai ricorsi al Tar per poter accedere allo sconto sui pagamenti, mentre la seconda modifica prevede che le Regioni sono tenute a comunicare alle aziende l'ammontare Iva sull’importo oggetto di versamento, computando l'Iva sulla base delle fatture emesse e considerando le diverse aliquote applicabili ai beni acquistati. Una modifica questa che potrebbe rendere difficile rispettare la data di fine giugno riaprendo al possibilità a una nuova proroga per i pagamenti.

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