Urbanistica

Best practice dell’edilizia a Fidec, ecco come il «full- digital» porta la qualità in cantiere

Appuntamento a Milano questa settimana con il Fidec, il Forum Italiano delle Costruzioni promosso dall'Ance (21 novembre, Palazzo del Ghiaccio), che punta a connettere i diversi attori della filiera dell'edilizia per cercare di traguardare il futuro, mettendo al centro la “voglia di ripartire”. Una giornata di lavori con occasioni di BtoB e con il racconto di una cinquantina di storie post crisi che riguardano il processo produttivo nelle costruzioni, i nuovi rapporti tra gli attori della filiera, il mercato privato con una domanda in evoluzione, nuovi clienti e committenti, e il mercato pubblico tra normative e best practice.

Tra i protagonisti si distingue l’Impresa Percassi Spa, che in questi giorni è entrata a far parte del programma Elite della Borsa. Con un fatturato raddoppiato nell’ultimo anno, la Percassi al pubblico del Fidec racconterà il suo investimento sulla trasformazione dell’azienda, con ricadute dirette sul cantiere. «L’efficientamento del processo produttivo e la digitalizzazione sono una costante in tutti i nostri lavori – dichiara l’ad Jacopo Palermo – dalla realizzazione del Bocconi Urban Campus a Milano (con l’architettura firmata dallo studio giapponese Sanaa), alla nuova sede di Confindustria Bergamo nell’ambito del Kilometro Rosso, fino al più recente progetto Chorus Life sempre a Bergamo. Per questiultimo progetto in particolare è determinante il Building Information Modelling (Bim), vista l’attenzione alla smart grid, ma anche all’impegno della committenza per la gestione per 30 anni con una manutenzione preventiva, oltre alla considerazione della componente tecnologica per migliorare l’esperienza-utente». In generale, lo sforzo di molti attori del sistema è mirato all’industrializzazione del processo e alla digitalizzazione, che va anche oltre l’approccio Bim. La stessa Percassi racconterà al Fidec la piattaforma informatica che i propri addetti usano in cantiere per segnalare con fotografie geolocalizzate, sui disegni di progetto, eventuali non confomità, e monitorare quindi il processo con un costante controllo di qualità.

Manini Prefabbricati Spa racconterà il Manini Connect: un sistema di sensori che viene integrato nei pilastri principali degli edifici prefabbricati per un monitoraggio dinamico delle strutture che rischiano di essere danneggiate dalle sollecitazioni esterne. Non manca il racconto di esperienze particolarmente ambiziose in ambito immobiliare com’è SeiMilano promossa da Borio Mangiarotti e Varde nell’area di Bisceglie a Milano su una superficie di 300mila mq. Spazio anche alle iniziative di chi si cimenta con la sperimentazione come nel caso dell’Ance Giovani che insieme a Paolo Cascone di Codesignlab punta a realizzare alla Triennale di Milano nel 2019 un padiglione che tradurrà in un mockup le potenzialità della digitalizzazione e della manifattura digitale, coniugando artigianato e industria, esplorando strade possibili anche per le Pmi sui temi del recupero e con attenzione particolare all’involucro.

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