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Zangrillo (ministro Pa): «Va salvato tutto il lavoro di Brunetta»

Continuità piena alla Funzione pubblica - Apertura sui contratti

di Gianni Trovati

Gli osservatori alla caccia dei tanti filoni di continuità con il governo Draghi che il nuovo esecutivo mostra in queste prime ore di vita di voler garantire devono orientare lo sguardo anche alla Funzione pubblica. «C'è da salvare tutto il lavoro di Renato Brunetta», ha spiegato ieri il nuovo ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ai microfoni di Radio24.

Di più: per Zangrillo il suo predecessore ha portato avanti una «profonda riforma della pubblica amministrazione che contiene tutto quello che serve per far diventare la Pa uno dei motori dello sviluppo del nostro Paese».Il passaggio delle consegne a Palazzo Vidoni, insomma, è stato tutto fuorché complicato. Certo, conta la comune matrice politica perché Zangrillo è esponente di quella Forza Italia di cui Brunetta ha avuto la tessera numero 2 fino alla traumatica rottura prodotta dalla crisi del governo Draghi. Ma l'idea esplicitata dal nuovo ministro di voler proseguire sul sentiero tracciato fin qui è ancora più importante sul piano pratico, perché sull'«Innovazione della Pa» che apre la lista degli obiettivi del Pnrr (è la «missione 1, componente 1») si gioca una grossa fetta delle possibilità di attuazione effettiva del Piano e soprattutto di quell'eredità strutturale che il pacchetto di riforme e investimenti finanziato dal Recovery proverà a lasciare alla crescita strutturale del Paese.

Proprio per questo Zangrillo mette l'accento sulla «digitalizzazione e semplificazione della Pa», con l'obiettivo di «presentarci a cittadini e imprese avendo la possibilità che ci vivano non come un intralcio ma come un'opportunità».Per tradurre questi obiettivi in risultati, il nuovo titolare di Palazzo Vidoni mostra di aver chiara la necessità di continuare nel lavoro sui contratti, uno degli snodi più difficili perché i rinnovi sono relativi al 2019/21 e bisognerà provare a trovare risorse in legge di bilancio per il nuovo giro. Sul punto Zangrillo tende la mano ai sindacati proponendo uno scambio: «Io prendo l'impegno di lavorare sui contratti, loro devono prendersi l'impegno di aiutarmi a comprendere come si può migliorare lo stato delle cose».

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