Amministratori

Lamorgese: Riforma del Tuel al via ai primi di luglio

All'evento dell'Anci a Roma sul Pnrr intervenuto anche il commissario Ue Gentiloni che ha annunciato correzioni in arrivo al regolamento sul Pnrr

Di Lucamato - Opera propria

di Gianni Trovati

«In queste settimane definiremo in Parlamento qualche correzione al regolamento del Pnrr» per precisare l'ombrello sulle possibili modifiche ai piani nazionali che «fin qui era affidato a due parole: circostanze oggettive». Nel suo intervento alla seconda giornata dell'evento Anci sul Piano nazionale di ripresa e resilienza il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni indica le tappe di adeguamento del Recovery ai colpi portati dall'inflazione. La strada è quella degli interventi «mirati», e riservati in modo chirurgico all'«aggiustamento di qualche aspetto dei piani nazionali». L'orizzonte esclude qualsiasi ipotesi di modifiche radicali o ripensamenti generalizzati; ma le variabili in gioco sono più di una, e alla corsa dei prezzi affiancano l'aumento dei costi di produzione prodotto dalle strozzature nelle catene logistiche internazionali e «la rarità di alcuni materiali».L'esigenza che Gentiloni torna a indicare è quella di mantenere la macchina del Pnrr su una strada che «con il passare dei mesi non diventerà più facile ma forse più difficile», man mano che gli obiettivi collegati a decreti e riforme lasceranno spazio a quelli misurabili in termini di realizzazione effettiva di opere e servizi aggiuntivi. In un'evoluzione del quadro di politica economica che però renderà l'efficacia del Pnrr ancora più cruciale perché «non siamo destinati alla recessione, e a una nuova fase di rischio di chiusure e quindi di necessità di ricorrere a strumenti di appoggio universale».

L'era dell'espansione fiscale per far spazio ai sostegni generalizzati è finita, ribadisce il commissario Ue tracciando la rotta che porta a scelte più «selettive» nell'uso di margini di manovra drasticamente più limitati. Nell'ottica dei sindaci, questo significa il superamento dei "tagli ombra" che residuano sui conti dell'anno prossimo (valgono circa 210 milioni fra risparmi per investimenti tecnologici e mancate compensazioni Imu-Tasi) e adeguamento dei livelli di spesa corrente alle necessità determinate dalla realizzazione degli investimenti del Pnrr. Perché le infrastrutture, fisiche o sociali, dopo essere state costruite vanno gestite e mantenute: per gli asili nido il problema è affrontato dal fondo nato con l'ultima manovra (in crescita fino a 1,1 miliardi dal 2027), ma molti altri versanti sono ancora scoperti. Ma la due giorni alla Nuvola di Roma è stata l'occasione anche per fare il punto sui temi di stretta attualità paralleli al Pnrr. Primo fra tutti la riforma del Testo unico degli enti locali, con la nuova distribuzione delle responsabilità politiche ai sindaci e di quelle gestionali ai dirigenti. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha indicato l'obiettivo di portare la riforma in consiglio dei ministri «ai primi di luglio». L'intesa con gli amministratori locali va ancora costruita su temi come le incandidabilità e il terzo mandato. Ma il tempo utile per partire comincia a stringere.

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