Regioni

Auto elettrica, l'Ambiente apre i bandi per realizzare 8.063 punti di ricarica

Da oggi e fino al 9 giugno possibile fare proposte per realizzare punti di ricarica «fast» e «ultra fast» su superstrade e centri urbani, grazie a due avvisi Mase-Gse finanziati con 276,5 milioni Pnrr

di Massimo Frontera

Si è aperta una nuova sfida Pnrr per preparare la strada all'auto elettrica. Il 10 maggio il ministero dell'Ambiente ha infatti pubblicato due avvisi rivolti agli operatori privati interessati a realizzare punti di ricarica elettrica "fast" e "ultrafast" in tutta Italia localizzati nei centri urbani e sulla rete di superstrade. Sul piatto ci sono 276,5 milioni (esattamente 276.469.585 euro) per consentire la realizzazione di oltre 8.063 colonnine. I numeri sono relativi alle risorse e agli obiettivi riferiti al 2023 e sono una parte del più complessivo piano per realizzare almeno 21mila colonnine di ricarica entro il 2025, grazie a una dote complessiva di poco più di 713,1 milioni di euro per l'intero triennio 2023-2025.

Ciascuno dei due avvisi ha una suddivisione in lotti all'interno di un'area regionale o macro provinciale. L'avviso relativo ai centri urbani prevede risorse per circa 127 milioni (esattamente 127.116.925 euro) e punta a realizzare almeno 4.951 colonnine nelle 107 province italiane. Il numero indicato nell'avviso è la soglia minima per l'accesso al contributo pubblico. Dai documenti pubblicati dal ministero dell'Ambiente si ricava che il numero maggiore di impianti per singola provincia vede in testa Roma, con 396 unità, seguita a notevole distanza da Napoli (298), Milano (227), Torino (172) e Palermo (139) e Catania (112). Tutte le altre province sono sotto i 100 impianti minimi.

L'altro avviso riguarda la rete delle superstrade. Anche in questo caso l'articolazione dei lotti segue un criterio macro-geografico, cioè per regione, ma con una maggiore parcellizzazione dei singoli lotti. In questo caso le risorse stanziate sono quasi 150 milioni (esattamente 149.352.660 euro). Nella graduatoria regionale, sempre in base ai dati pubblicati dal Mase, spicca la Lombardia con 290 impianti, seguita da Piemonte (249), Sicilia (246), Emilia Romagna (232), Puglia (221) Lazio (203), Toscana (199), Campania (188) e Sardegna (183).

Il beneficio consiste in un'erogazione a fondo perduto del 40%. L'istruttoria delle proposte è affidata al Gestore Elettrico. L'entrata in esercizio, si legge nell'avviso, deve avvenire entro un anno dalla concessione del contributo. Le domande per l'accesso alle agevolazioni possono essere presentate al Gestore elettrico attraverso l'apposita area clienti a partire dalle ore 17:00 del 10 maggio e fino alle 21:59 del 9 giugno prossimo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©