Appalti

Infrastrutture, semplificazioni in vista per le grandi opere del Giubileo 2025

In un decreto legge allo studio del governo anche il coinvolgimento dell'Anas per la manutenzione delle strade di Roma

di Massimo Frontera e Mauro Salerno

Nuove semplificazioni in vista per le opere del Giubileo. L'accelerazione delle autorizzazioni per gli interventi del 2025 è al centro del primo dei 19 articoli previsti da una bozza di decreto legge allo studio del governo in materia di grandi eventi e interventi infrastrutturali. Il focus iniziale è su Roma e le grandi opere del Giubileo, ma nel testo figurano inoltre misure per trasporto pubblico locale e mobilità sostenibile, trasporto aereo e marittimo, sicurezza stradale, logistica e funzionalità del Mims.

Semplificazioni per le opere del Giubileo
In particolare la bozza di provvedimento prevede che agli interventi del Giubileo si applichino le procedure speciali in materia di Valutazione di impatto ambientale (Via) previsti per i progetti del Pnrr (con valutazione affidata alla super-commissione tecnica Pnrr-Pniec). Inoltre, sempre per garantire la realizzazione dei progetti in tempo per il 2025, viene prevista la riduzione da 60 a 45 giorni del termine per la verifica dell'interesse archeologico delle grandi opere. Ancora, varranno per le opere del Giubileo anche le deroghe e le semplificazioni previste dal Dl Semplificazioni-bis (Dl 77/2021, articolo 48) per le opere del Pnrr. Infine le conferenze di servizi preposte al rilascio delle autorizzazioni delle opere dovranno fissare un «cronoprogramma vincolante da rispettare per gli enti preposti alla risoluzione delle interferenze ed alla realizzazione delle opere mitigatrici». In caso di mancato rispetto dei termini scatteranno sanzioni commisurate alle penali previste dal codice degli appalti per i ritardi nell'esecuzione dei lavori (penali giornaliere comprese tra 0,3 e l'1 per mille dell'importo netto contrattuale, con un tetto del 10 per cento).

Anas in campo per le strade di Roma
Dopo l'esperimento del piano anti-buche varato in autunno con il decreto Infrastrutture (Dl 121/2021) l'Anas torna protagonista della manutenzione delle strade di Roma anche in vista del Giubileo del 2025. È quanto prevede uno dei 19 articoli che compongono la bozza di un nuovo decreto legge all'esame del governo con «Disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile». In particolare, l'articolo 2 della bozza di decreto prevede che il Comune e la Città metropolitana di Roma possano stipulare con Anas convenzioni per affidare alla Spa delle strade il ruolo di centrale di committenza per realizzare gli «interventi urgenti per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria delle strade comunali di Roma capitale, nonché lo sviluppo delle strade di penetrazione e di grande collegamento di Roma capitale e della Città metropolitana di Roma Capitale».

Autorizzazioni dimezzate per lavori negli aeroporti
Risorse per 150 milioni di euro a favore delle ferrovie regionali (30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 e 60 milioni per l'anno 2025). I fondi potranno servire sia alla realizzazione di «interventi immediatamente cantierabili», sia all'acquisto di materiale rotabile. Lo schema predisposto dal governo prevede anche una forte accelerazione per gli interventi inseriti nei vari piani di sviluppo aeroportuale. Lo schema di Dl prevede che tutti i tempi che riguardano le autorizzazioni vengono dimezzati.

Laguna di Venezia, nuovo terminal crociere a Chioggia
Lo schema prevede inoltre la realizzazione a Chioggia, nella laguna di Venezia, di un nuovo scalo per navi da crociera. Lo scalo dovrà consentire l'attracco di navi passeggeri di oltre 25mila tonnellate di stazza. La realizzazione è affidata all'attuale commissario per la salvaguardia della Laguna di Venezia.

Ricostruzione in Belice
Il provvedimento per la preparazione del Giubileo rappresenta anche un "treno" su cui far salire a bordo varie altre misure non strettamente legate al grande evento del 2025. Come per esempio il completamento della ricostruzione del terremoto del Belice del 1968 alla quale viene assegnata una dote di 5 milioni di euro, limitatamente, ai «progetti già approvati alla data di entrata in vigore della presente disposizione».

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