Urbanistica

Transizione green: ecco le norme per iter rapidi e più risorse al Mite

Prevista la proroga del 110% al 2023 e l’estensione ad alberghi e pensioni

di Celestina Dominelli

Una sterzata per velocizzare la valutazione ambientale dei progetti del Recovery Plan e del Piano nazionale integrato energia e clima, che ruota attorno a una commissione tecnica Pniec-Pnrr, ma anche il deciso snellimento degli iter per la riqualificazione energetica, in testa il superbonus (a cominciare dal rilascio dello stato legittimo), di cui si propone l'estensione a tutto il 2023, come pure ad alberghi e pensioni. E ancora, iter più rapidi per nuovi impianti green, per la promozione dell'economia circolare (in primis, nella gestione dei rifiuti), per il contrasto al dissesto idrogeologico, con il rafforzamento dei poteri commissariali, e per la riconversione dei siti industriali in modo da destinarli rapidamente ai progetti del Pnrr. È un menu ricco, quindi, per tradurre l'insistente richiamo alla "transizione burocratica" che è diventato il suo mantra. Il motivo è chiaro: le tante sfide della "rivoluzione verde" contenuta nel Pnrr, ma anche le nuove competenze in materia di energia, ereditate dallo Sviluppo Economico.

Ecco perché, nello schema di decreto di venti articoli che porta la sua firma e che è stato già trasmesso a Palazzo Chigi, come anticipato lo scorso 25 aprile da questo giornale, il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha messo nero su bianco un cronoprogramma stringente di semplificazioni, ma anche una serie di misure per potenziare il suo dicastero che dovrà marciare a ritmi ancora più serrati. Da qui, la decisione nel testo, di cui Il Sole 24 Ore ha preso visione, che il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari (l'ex Corpo forestale dello Stato poi assorbito dall'Arma dei carabinieri), attualmente alle dipendenze del ministero delle Politiche agricole, passi al servizio del Mite per le materie collegate alla tutela dell'ambiente e alla transizione green, come ha stabilito, modificandone la denominazione, il decreto di riassetto dei ministeri (il 22 del 2021, approvato la scorsa settimana in via definitiva dal Senato), che impone altresì la stesura, entro il 2 giugno, di un piano di raccordo per la transizione ecologica da parte del Comitato interministeriale ad hoc, presieduto dal premier o dallo stesso ministro.

Insomma, più fronti, di cui alcuni, come le semplificazioni da portare rapidamente a traguardo visto che lo stesso Pnrr, nel capitolo riforme, rinvia a un decreto, da approvare entro fine maggio, l'istituzione di una «speciale Via statale» per le opere previste dal Piano attraverso una Commissione apposita. E stabilisce che il Mite rafforzi la sua capacità operativa razionalizzando il ricorso a società in house, nonché a enti pubblici di ricerca ed operanti nella transizione green. Non a caso, nello schema di Dl, si legge anche che il personale della Sogesid, in house Mite-Infrastrutture attiva nella tutela dell'ambiente, «che abbia svolto attività di assistenza e supporto tecnico-specialistico presso il ministero per almeno 3 anni continuativi nei cinque antecedenti l'entrata in vigore del decreto», possa trasferirsi al dicastero su domanda e dopo selezione per titoli e colloqui (fino a 200 unità).

E sempre il Mite potrà avvalersi di esperti dell'Enea e di Ispra (trenta al massimo) per le attività scientifiche e tecniche collegate al Pnrr.«La struttura di questo schema di decreto recepisce e traduce in scelte di policy la vocazione del nuovo dicastero, affrontando in modo integrato e sinergico le sfide della richiamata Missione 2, dalla tutela alla salvaguardia dell'ambiente e del territorio all'accelerazione del permitting ambientale e alla transizione energetica», scrive il ministro nella missiva indirizzata al premier Mario Draghi con cui ha trasmesso al Dagl (dipartimento per gli affari giuridici e legislativi) lo schema di Dl «recante misure necessarie e urgenti» per la transizione ecologica. Un traguardo cruciale non solo per il Recovery, quindi, ma anche per Cingolani che questa partita vuole condurla fino in fondo.

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