Progettazione

Progettazione/2. Chi cresce e chi perde tra i big dell'ingegneria italiana

di Aldo Norsa

L'anno scorso le prime 50 società di ingegneria hanno fatturato 1,6 miliardi, 4,4 volte meno di una sola società, leader mondiale, l'americana Aecom: il che rivela impietosamente la frammentazione dell'offerta italiana. Il cui incremento è oltretutto limitato al 5,5%, migliore delle prime 50 imprese generali di costruzioni (1,5%) ma non delle società di architettura (e design) (11,3%).
E questo anche per un inaspettato calo dello sfogo all'estero che nel 2016 ha inciso, ma solo per 32,6% (61,4% le imprese di costruzioni e 40,5% le società di architettura). Va meglio con le evidenze reddituali: l'ebitda è cresciuto del 6,1% e l'utile netto addirittura del 20,8% per raggiungere rispettivamente 160 e 63,9 milioni. Anche grazie a una riduzione da 14 a otto delle società in perdita. Soprattutto conforta il passaggio da una (pur limitata) condizione debitoria del campione a una posizione finanziaria netta attiva di 43,8 milioni.
Altra buona notizia: il patrimonio netto è aumentato del 9,7% raggiungendo 615,8 milioni. Questo articolo anticipa la classifica delle prime 150 società di ingegneria (per fatturato 2016) che sarà pubblicata nel "Report 2017 on the Italian Construction, Architecture and Engineering Industry", allegato a «Edilizia e Territorio», n.46 (4-9 dicembre 2017).

Le novità societarie
Nel 2017 il vertice dell'ingegneria è modificato sia per due new entries che per tre cambiamenti di nome (promossi dai gruppi di appartenenza). Ecco che appare prima Italferr del gruppo Fs (fino all'anno scorso considerata società di committenza delegata, così come si include per il primo anno Metropolitana Milanese, limitatamente alla divisione ingegneria) anche per l'espansione dell'attività all'estero.
Cambiamenti di nome interessano EniProgetti, nata dalla fusione di Tecnomare con Eni Engineering E&P, Rina Consulting già D'Appolonia, e Stantec già Mwh, che ha assunto il nome del gruppo canadese acquirente.
Scendendo in classifica altre novità (poche) sono del tipo merger & acquisition. Rina nel maggio 2016 ha comprato la britannica Edif, trasferendo poi la proprietà del ramo ingegneria Edif Era alla ex-D'Appolonia, Italconsult (con Dba Group una delle due società che ha intrapreso un percorso borsistico) ha acquistato nel dicembre 2016 Studio Altieri, il citato Dba Group (partecipato dal Fondo Italiano di Investimento) ha acquistato lo scorso febbraio la sua seconda società slovena di informatica, Itelis, Artelia Italia in gennaio ha fuso per incorporazione Intertecno, che aveva acquistato nel febbraio 2015. Infine, fa notizia il primo sbarco in Italia di un gruppo cinese con l'acquisto, lo scorso agosto, di Geodata da parte di PowerChina, quinto tra i global contractors secondo Enr. Questo porta a undici (su 50) il numero delle società di ingegneria controllate da gruppi esteri.

Le eccellenze
Per crescita interna eccellono le seguenti società, ordinate per fatturato: Manens Tifs lo incrementa del 45,4%, Enereco del 52,5%, Ird Engineering del 43,3%, Sintel Engineering del 148,7%, MPartner del 129,7% e Tecno Habitat del 50,6%. Per proiezione all'estero (tenendo conto che non è ancora disponibile il bilancio di Elc-Electroconsult che nel 2015 fatturava 14,5 milioni tutti all'export) i campioni sono Italconsult (93,6%), Manens Tifs (81%), Geodata (96,7%), Ird Engineering (98%), Aic Progetti (98,2%), Studio Ing. G. Pietrangeli (100%).
Gli utili netti più alti sono quelli di Spea Engineering (gruppo Atlantia) (17,7 milioni), Italferr (8,1 milioni), Italconsult (7,9 milioni), Infraengineering (Toto Holding) (7,2 milioni), Enereco (7 milioni).
Le migliori posizioni finanziarie nette attive sono quelle di Italferr (30,5 milioni), Manens-Tifs (16,9 milioni), Sina (gruppo Astm/Gavio) (16,7 milioni), Spea Engineering (12,4 milioni) e Net Engineering (7,7 milioni).

Le prospettive
Quali sviluppi si possono attendere nell'assetto dell'offerta (e soprattutto dalle società che appartengono a gruppi)? Una novità riguarda proprio Italferr, che ingloberà, entro la fine dell'anno, Anas International Enterprise nel quadro della fusione tra Fs e Anas.
Dba Group ha intrapreso un percorso verso una quotazione in Borsa, la prima per l'"imprenditoria di progetto", che dovrebbe concretizzarsi in novembre, Sina cerca una società di ingegneria negli Usa seguendo la strategia nelle costruzioni del gruppo Gavio che in luglio ha acquistato tramite Itinera Halmar.
Thetis, che fa capo al Consorzio Venezia Nuova, cerca una collocazione internazionale per valorizzare il saper fare acquisito grazie al progetto Mose. Sviluppi troppo circoscritti per dare al sistema Italia un posizionamento migliore di quell'1,4% dell'esportazione mondiale che gli attribuisce Enr.

La Top 50 delle società di ingegneria e progettazione in Italia (dati di bilancio 2016)

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