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A2A, tra Milano e Brescia l’accordo è quasi fatto per la conferma del vertici

Piano di lungo periodo e dividendi giocano a favore del ticket Patuano-Mazzoncini

di Cheo Condina

Su A2A scatta la grande partita per il rinnovo del consiglio di amministrazione. Salvo colpi di scena sempre possibili, tutto lascia prevedere una conferma del top management, ovvero del presidente Marco Patuano e dell'amministratore delegato (e direttore generale) Renato Mazzoncini.

L’assemblea che sarà chiamata a nominare il nuovo board, come sottolineato da Radiocor, è calendarizzata per fine aprile, ma va ricordato che la multiutility lombarda, in quanto controllata pariteticamente dai Comuni di Milano e di Brescia con il 50% più due azioni (il 42% vincolato a un patto di sindacato fresco di rinnovo fino al 2026), sarà chiamata a un percorso più lungo rispetto ad altre quotate. È previsto infatti, come in passato, che le amministrazioni guidate rispettivamente da Beppe Sala ed Emilio Del Bono aprano un bando, all’inizio del 2023, per raccogliere le candidature, dalle quali poi selezionare i nominativi dei rappresentanti nel nuovo consiglio di A2A, le cui liste andranno comunque presentate almeno 25 giorni prima dell’assise di bilancio. Va ricordato, inoltre, che l’amministratore delegato viene individuato in modo “condiviso” tra Milano e Brescia mentre sul presidente vige la regola dell’alternanza e questa volta tocca alla città della Leonessa.

Se il percorso per definire il nuovo board appare articolato, il punto di partenza è abbastanza chiaro: i grandi soci pubblici riterrebbero opportuno confermare per un nuovo mandato triennale sia Patuano sia Mazzoncini. Per una serie di motivi. Gli addetti ai lavori ne evidenziano due in particolare. Innanzitutto la necessità di dare continuità a una gestione che ha affrontato (e continuerà ad affrontare) un periodo delicatissimo per il comparto energetico e delle multiutility, di cui non vanno sottovalutate le ricadute sul territorio. Lo stesso Mazzoncini, in un’intervista a Il Sole 24 Ore, aveva peraltro espresso il desiderio di proseguire la propria esperienza in A2A per dare attuazione a un piano industriale pensato sul medio periodo e aggiornato nelle scorse settimane. Il secondo elemento che gioca a favore dell’attuale top management sono i risultati finanziari e industriali ottenuti, figli anche – va detto – dei sei anni precedenti, in cui la società ha rafforzato la presenza in Lombardia e la propria marginalità.

In ogni caso, il tandem Patuano-Mazzoncini non ha mai fatto mancare ricchi dividendi agli azionisti (sul bilancio 2021 70 milioni a testa a Milano e Brescia), accelerando sugli investimenti, aumentando la “stazza” del gruppo e centrando con due anni di anticipo i target sulle rinnovabili, seppur acquistando taluni asset a multipli un pochino generosi, fanno notare alcuni analisti. La ciliegina sulla torta sarebbe stata la maxi allenza su asset green e clienti con Ardian, ma il dossier per varie ragioni e contingenze si è ingarbugliato, generando qualche tensione. Infine, tra gli addetti ai lavori, si fa notare l'efficace gestione del capitale circolante netto, che al 30 settembre era stabile rispetto a fine 2021, mentre in altre grandi multiutility, per quanto meno esposte sulla produzione elettrica, lo stesso dato è letteralmente esploso negli ultimi mesi a causa delle tensioni sulle commodity.

In questo quadro, che appare piuttosto definito, restano due variabili di cui tenere comunque conto. La prima è rappresentata dall'imminente stagione delle nomine pubbliche, che coinvolge big del calibro di Eni, Enel, Terna, Leonardo e Poste. La seconda, prettamente politica, è legata alle elezioni amministrative di Brescia che si terranno tra maggio e giugno. Dopo due mandati il sindaco del Pd, Emilio Del Bono, non potrà più ricandidarsi e ha annunciato che, invece, si presenterà alle elezioni regionali della Lombardia di metà febbraio. Insomma, dal punto di vista politico per Brescia saranno delicati mesi di transizione ma, almeno al momento, pare improbabile che pesino sul percorso di rinnovo del board di A2A.

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