Imprese

Innovazione, Internet of things e blockchain: in arrivo il bando per la ricerca

Dm Mise-Mef in Gazzetta, gestisce Infratel. Per il venture capital oltre 2,5 miliardi alla Sgr di Cdp

di Massimo Frontera

Ci vorrà ancora tempo per passare dalla ricerca pura al mercato e alle diffusione delle possibilità tecnologie offerte dall'intelligenza artificiale, dal blockchain e dall'"Internet delle cose". Ma i finanziamenti pubblici decisi dal governo accorciano le distanze, anche per i settori dell'edilizia e degli appalti, potenzialmente interessati ad applicazioni digitali su procedure, prodotti e servizi. La prima novità è l'atteso decreto Mise-Mef che prepara la strada al bando per assegnare i 45 milioni di euro per la ricerca a valere sull'apposito "Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things" . Il decreto - firmato dal ministro Giorgetti a inizio novembre 2021 ma pubblicato sulla Gazzetta solo il 31 gennaio (dopo la firma del Mef arrivata a dicembre) - annuncia il bando entro i prossimi due mesi. Nel bando saranno indicati i termini per la partecipazione e i criteri di assegnazione delle risorse. L'obiettivo è «favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionale, l'integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del capitale di rischio (venture capital) italiano ed estero».

Il fondo potrà finanziare: «progetti di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nelle aree strategiche per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, della blockchain e dell'internet of things; iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi». La gestione del programma è affidata a Infratel. Varie le forme di sostegno ai vari progetti di ricerca. Gli aiuti possono essere concessi sotto forma di finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi e partecipazione al capitale di rischio, cioè venture capital.

Il venture capital è l'oggetto della seconda novità del Mise, questa rivolta direttamente agli operatori economici. In questo caso il braccio operativo e Cdp Venture Capital, società di gestione controllata da Cassa depositi e prestiti, alla quale il ministro dello Sviluppo ha trasferito oltre 2 miliardi di euro allo scopo di finanziare investimenti in startup e Pmi innovative volti a favorire l'innovazione e la transizione ecologica e digitale. A questi fondi se ne aggiungeranno altri: 550 milioni arrivano dal Pnrr e altri 600 milioni arriveranno dalla stessa Cdp e da altri investitori.

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