Urbanistica

Superbonus, come fare se all'intervento originario si aggiungono nuove opere

La domande del lettore e la risposta dell'esperto

di Marco Zandonà

La domanda del lettore: Un minicondominio ha presentato la Cilas (comunicazione inizio lavori asseverata-superbonus) il 24 novembre 2022, per lavori che fruiscono della detrazione superecobonus al 110 per cento, e ora vorrebbe integrarla con il sismabonus. È ancora ammessa la cessione del credito o sarà solo possibile fruire della detrazione in dichiarazione dei redditi? L'aliquota resta quella del 110% o scende al 90 per cento?

La risposta dell'esperto: L'articolo 119, comma 13-quinquies, del Dl 34/2020, convertito in legge 77/2020, prevede che, «in caso di varianti in corso d'opera, queste sono comunicate alla fine dei lavori e costituiscono integrazione della Cila presentata». Ciò è possibile sempre che non si tratti di varianti che prevedono la demolizione e ricostruzione dell'edificio. Pertanto, la Cilas abilitativa dell'intervento da superecobonus (che è stata presentata il 24 novembre 2022 e che, come tale, consente l'applicazione del 110 per cento, ex articolo 1, commi 894 e 895 , della legge 197/2022, di Bilancio per il 2023) consentirebbe l'applicazione del 110% anche per tutti gli interventi abilitati dalla variante.

Tuttavia, nel caso in esame, non si tratta di semplice variante, ma di un nuovo intervento antisismico, che, per la parte di lavori non previsti originariamente, è abilitato da un nuovo provvedimento. In quanto si è in presenza di un minicondominio, quindi, i lavori da sismabonus fruiscono, per le spese sostenute nel 2023, della minore aliquota del 90 per cento, sempre nei limiti di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare (articolo 9 del Dl 176/2022). Se la Cilas per i lavori da sismabonus è stata presentata anteriormente al 17 febbraio 2023, è possibile optare, in alternativa alla detrazione in dichiarazione dei redditi, per lo sconto in fattura o per la cessione del credito (articolo 2 del Dl 11/2022). Viceversa, se la Cilas è stata presentata dal 17 febbraio 2023 in poi, è possibile solo il recupero in quattro quote annuali in dichiarazione dei redditi.

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