Fisco e contabilità

Manovra, i Comuni tornano alla carica sui fondi

Il presidente Decaro ha scriutto una lettera al Ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti

di Daniela Casciola

Una posta finanziaria ad hoc in legge di bilancio per assicurare la stabilità di risorse, al netto dell'impatto dei costi energetici. É la richiesta del presidente dell'Anci Antonio Decaro in una lettera inviata al Ministro dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, che lo definisce un «intervento è necessario per non determinare ulteriori tensioni sugli equilibri di parte corrente e per assicurare un clima di fiducia interistituzionale».

Secondo il quadro illustrato da Decaro nel 2023 sono previste riduzioni di risorse (taglio di 100 milioni, venir meno del contributo Imu/Tasi per 110 milioni, effetto perequativo da sterilizzare per circa 150 milioni) e peggioramenti nel sostegno ai disavanzi indotti da sentenze della Corte costituzionale.

Nella lettera Decaro richiama l'attenzione sulla «necessità di adottare un metodo di stretta concertazione e lavoro comune sui versanti fondamentali per la vita e per la crescita dei Comuni e delle Città, e quindi per i cittadini, che riguardano una gestione ordinata e attenta della parte corrente ed un sostegno efficiente e costante per la parte relativa agli investimenti».

Nella delicata fase di avvio delle procedure e della finalizzazione delle risorse Pnrr, il presidente Anci ritiene urgente una immediata definizione delle regole per il 2023 per la revisione prezzi, estendendo il più possibile la procedura semplificata, certezze che vanno date subito ai soggetti attuatori in un anno, il prossimo, che sarà fondamentale per la realizzazione piena degli obiettivi.

Per quanto riguarda il versante relativo alla parte corrente, Decaro ricorda come il 2022 è stato progressivamente caratterizzato da uno sbilancio derivante dai maggiori costi energetici. Le evidenze emerse testimoniano una tendenza media di aumento che si avvicina al 100% di aggravio. Inoltre, molti enti accusano incrementi molto superiori, non assorbibili con gli strumenti finanziari e ordinamentali finora messi a disposizione.

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