Appalti

Anac: dal 2017 al 2022 86 pareri «sgonfiano» il contenzioso di Anas

L'authority incaricata di affiancare la società per stringere accordi bonari

di Flavia Landolfi

Ottantasei pareri per chiudere i contenziosi e portare a casa il minor esborso possibile per le casse di Anas: e dunque in soldoni 169 milioni di euro dal 2017 al 2022 contro gli oltre 2 miliardi preventivati per le liti negli appalti della società del polo infrastrutture del gruppo Fs. È questo il bilancio dell'attività di consulenza di Anac, l'authority anticorruzione che nel 2017 con l'investitura di un decreto (il numero 50 del 24 aprile di quell'anno), ha ricevuto il mandato governativo di affiancare Anas e fornirle pareri sulla congruità economica del contenzioso aperto a seguito del lancio di bandi di gara sulla rete stradale. Ma andiamo per ordine, periodo per periodo.Tra gennaio 2017 e giugno 2020 il governo aveva stanziato 700 milioni di euro per azzerare il contenzioso Anas: in quel periodo Anac ha rilasciato 44 pareri, riuscendo ad abbattere di un quinto il valore di quelle liti che quindi è sceso a 145 milioni. «Il trend si è confermato anche negli anni successivi, dimostrando la forte utilità pubblica esercitata dal Protocollo Anac-Anas siglato nel novembre 2017 – ha detto il presidente dell'authority Giuseppe Busìa -. Il controllo di Anac è fondamentale per verificare se da parte di Anas sia stata effettuata una valutazione della convenienza economica dell'operazione, e soprattutto verificare che tale convenienza sia effettiva».

Oggetto del contendere soprattutto i ritardi nei lavori delle ditte appaltatrici ma anche l'aumento dei costi, ragione per cui nel 2020, in piena pandemia, un pool di ispettori ha eseguito preventivamente controlli e attività di verifiche su altri contenziosi: anche in questo caso, secondo Anac, i risultati sono stati positivi per le casse pubbliche. Tredici pareri rilasciati con una spesa di 9 milioni a fronte di 49 milioni iscritti a riserva. Nell'ultimo quadrimestre del 2021, Anac ha inviato poi sette pareri per accordi transattivi di circa 4 milioni di euro: anche in questo caso le riserve stanziate, dice Anac, erano notevolmente più alte, aggirandosi a circa 8 milioni. E veniamo al 2022: qui si contano 22 pareri Anac per un importo complessivo di circa 11 milioni a fronte di 91 milioni di euro. Sminuzzando il dato emerge poi, spiega Anac, che nella quantificazione delle somme riconosciute nei procedimenti più della metà (16 fascicoli) si sono conclusi con il riconoscimento di importi inferiori a 500mila euro, in due procedimenti tra 500mila e 1 milione e negli altri 4 dossier l'importo ha sforato il milione.

«Va detto che l'autorità, quando affronta tali pareri, esamina questioni sia giuridiche sia tecniche particolarmente complesse - prosegue Busìa - spesso sono oggetto di perizie giudiziali, o comunque di contenziosi, e talvolta relative ad un numero considerevole non solo di riserve, talvolta anche per numeri superiori a trenta riserve, di contratti di appalto, con la necessità di esaminare anche la relativa documentazione processuale, oltre a numerose relazioni». Tra i documenti messi sotto la lente, fa sapere l'authority, ci sono le direzioni lavori, le commissioni di collaudo, le commissioni per l'accordo bonario, ma anche protocolli interni di Anas, come la direzione collaudi e riserve. Ma non è finita: l'attività di consulenza proseguirà.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©