Fisco e contabilità

Assunzione assistenti sociali, entro il 28 febbraio l'invio del prospetto per la richiesta del contributo

La legge di bilancio ha previsto l'erogazione di un contributo economico a favore degli Ambiti sociali territoriali

di Amedeo Di Filippo

L'articolo 1, commi 797 e seguenti, della legge 178/2020 ha introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 5.000 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4.000 abitanti. In quest'ottica, ai fini di potenziare il sistema dei servizi sociali comunali, ha previsto l'erogazione di un contributo economico a favore degli Ambiti sociali territoriali (Ats) in ragione del numero di assistenti sociali (As) impiegati in proporzione alla popolazione residente. Il contributo è di 40.000 euro annui per ogni As assunto a tempo indeterminato in numero eccedente il rapporto di 1 a 6.500 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5.000; e di 20.000 euro annui per ogni As assunto in numero eccedente il rapporto di 1 a 5.000 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 4.000. Il finanziamento, a valere sul Fondo povertà, ha natura strutturale e non riguarda solo le nuove assunzioni.
Dal punto di vista operativo, entro il 28 febbraio di ogni anno il responsabile dell'Ats inserisce sul sistema SIOSS i dati relativi al personale dell'anno precedente e le previsioni dell'anno corrente; entro il 30 giugno, con decreto del Ministro del lavoro, sulla base dei dati forniti dagli Ats, vengono riconosciute le somme liquidabili riferite all'anno precedente e prenotate le somme per l'anno corrente. Le modalità in base alle quali il contributo è assegnanto ai comuni sono state definite con il Dm n. 15 del 4 febbraio 2021.

La nota
Con la nota n. 10981/2022, il ministero del Lavoro ha trasmesso un prospetto riepilogativo dei riferimenti normativi dedicati alle assunzioni degli As e un foglio excel con uno schema sintetico. Con la nota n. 908 del 26 gennaio ora fornisce le istruzioni operative e due fogli di calcolo, uno per i dati relativi al 2022 e uno quelli previsivi del 2023, di ausilio ai Comuni ai fini del calcolo del numero di dipendenti in termini di equivalenti a tempo pieno. I comuni ora dovranno inviare all'Ats di appartenenza i dati relativi al numero di assistenti sociali assunti a tempo indeterminato in servizio nel 2022 e la previsione relativa al 2023, avvalendosi dei fogli di calcolo riferiti alle due annualità e delle relative istruzioni. Gli Ats devono a loro volta raccogliere i dati complessivi per poi inserirli nella piattaforma SIOSS.

Le istruzioni
Il rapido documento contenente le istruzioni operative ricapitola, a beneficio dei Comuni e degli Ats, la normativa, la procedura operativa per l'inserimento dei dati nel sistema informativo, le scadenze, l'assegnazione dei contributi, i controlli. In particolare, ai fini del calcolo degli As operanti nell'Ats dovranno essere considerati quelli che sono assunti a tempo indeterminato e che svolgano la loro attività a favore di uno o più comuni appartenenti all'Ambito e siano effettivamente impiegati nei servizi sociali. Non possono essere invece considerati gli As dipendenti da soggetti privati o del terzo settore a seguito di appalto o i dipendenti dalle Asl, ad eccezione delle situazioni in cui i comuni abbiano loro delegato la funzione socio-assistenziale. Utili indicazioni sono quindi date per il calcolo del contributo, che può dar luogo a un risultato non intero in ragione della presenza di personale impiegato solo per una parte dell'anno ovvero non in servizio full-time. Il ministero chiede di utilizzare un'approssimazione al primo decimale (dunque 1,149 diventa 1,1; 1,15 diventa 1,2) e di calcolare in relazione alla differenza tra i quozienti ottenuti dividendo la popolazione residente nell'Ats per 6.500, 5.000 e 4.000 rapportata al numero di As assunti a tempo indeterminato espresso in termini di equivalenti a tempo pieno presenti nell'anno di riferimento.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©