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Anas, Bruxelles: le risorse aggiuntive non sono aiuti di Stato

Primo ok - informale e non definitivo - dalla Commissione Ue, dopo il nuovo assetto societario dell'Anas, ai fondi dell'atto aggiuntivo. Entro l'anno il nuovo contratto di programma con il Mit

di Massimo Frontera

Le risorse della legge di Bilancio 2022 assegnate all'Anas con l'atto aggiuntivo al contratto 2016-20 sottoscritto con il Mit non si configurano come aiuti di Stato. Si è pronunciata in questo modo la Commissione europea, relativamente alla nuova situazione sociale del'Anas, dovuta sia all'ingresso nel perimetro del gruppo Ferrovie dello Stato, sia dopo le novità intervenute con il Dl 121/2021, che ha previsto una società ad hoc per le concessioni e le partnership con operatori di mercato. La stessa direzione Concorrenza sottolinea che non si tratta ancora di una «posizione definitiva» ma solo di un «parere informale» che l'allora ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili aveva chiesto a Bruxelles nel giugno 2022, e che la commissione ha rilasciato il 7 dicembre scorso all'attuale ministero delle Infrastrutture. In ogni caso, precisa inoltre la Commissione Ue, la valutazione va intesa a «esclusivo riferimento alla proroga della concessione di Anas relativa alle strade non a pedaggio e all'applicazione a detta proroga delle norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato».

Entro quest'anno il nuovo contratto di programma
Di questa prima informale valutazione positiva si apprende dalla delibera del Cipess sulle nuove risorse per 4,55 miliardi stanziate dalla legge di Bilancio 2022 e assegnate all'Anas con la formula di atto aggiuntivo al contratto 2016-2020. Lo sblocco dei fondi da parte del Cipess era stato anticipato a fine gennaio dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, dopo che la Corte dei Conti ha registrato l'atto, ma il testo integrale della delibera n.43/2022 è stato pubblicato solo nella Gazzetta dell'11 febbraio scorso. La stessa delibera spiega che sulla nuova situazione societaria dell'Anas - in seguito, prima, all'entrata nell'orbita del gruppo Fs e, da ultimo, dalla creazione di una società ad hoc per la gestione delle concessioni (con Dl 121/2021) - sono ancora in corso approfondimenti di natura giuridica, solo ad esito dei quali si potrà procedere al nuovo contratto di programma. Per quest'ultimo adempimento la delibera indica l'orizzonte temporale di quest'anno. «Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti - si legge nel documento pubblicato in Gazzetta - trasmetterà a questo Comitato, entro il corrente anno 2023, lo schema del nuovo Contratto di programma, per la relativa approvazione».

Le 50 opere finanziate con oltre 2 miliardi
Quanto alle risorse e agli interventi, nella delibera si trova il dettaglio del riparto delle risorse, in particolare degli oltre 2 miliardi che vanno a integrare i quadri economici di 50 interventi puntuali già finanziati ma diventati problematici a causa degli incrementi di costo causati dal caro materiali e dal caro energia. Si tratta di 21 nuove opere «immediatamente cantierabili» (già previste nel contratto di programma 2016-20) per quasi 2,1 miliardi di investimento complessivo, per le quali la delibera stanzia il necessario fabbisogno di 778 milioni circa. C'è l'altro blocco di 29 opere «di prossima appaltabilità» per un investimento complessivo di 3,39 miliardi circa, cui la delibera assegna l'ulteriore fabbisogno necessario di 1,281 miliardi di euro.

Oltre 1,8 miliardi alla manutenzione ordinaria
Tra le altre voci rilevanti dell'«allocazione» delle risorse della legge di Bilancio 2022, c'è una somma di 1,8 miliardi per interventi di manutenzione, distinto in vari capitoli: interventi di manutenzione sulle strade statali che ritornano all'Anas dopo un periodo di gestione da parte delle Regioni (530 milioni di euro); interventi di manutenzione programmata sulla rete nazionale (985,1 milioni di euro); maggiori costi per interventi Cortina 2021 (99,64 milioni); maggiori costi per interventi Cortina 2026 (136,8 milioni); Fondo per danni ed emergenze e Fondo progettazione manutenzione (per 50 milioni).

Convenzione tra Anas e Milano-Cortina spa entro 60 giorni
La pubblicazione in Gazzetta della delibera de Cipess fa scattare una serie di scadenze. Una di queste riguarda i circa 126 milioni per un'opera funzionale ai giochi di Milano Cortina 2026. La delibera prevede, entro 60 giorni dalla pubblicazione, la stipula di una convenzione tra Anas e società Milano-Cortina Spa finalizzata a regolare i reciproci impegni per la realizzazione della «Variante di Longarone». La mancata sottoscrizione produce la decadenza del finanziamento. Più ravvicinata la scadenza di 15 giorni entro cui Mit deve inviare al Mef «un prospetto di dettaglio degli interventi finanziati» in cui si dà conto «dell'incidenza delle diverse componenti sull'incremento di costo fatto registrare dai medesimi, con distinta evidenza di quelli derivanti dall'adeguamento ai nuovi prezziari, dallo sviluppo progettuale e/o dall'applicazione di prescrizioni da parte degli organi tecnici».

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