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Pa digitale: nel monitoraggio di Agid un sito su due è sicuro, in calo quelli con gravi problemi

Raddoppiano i siti che hanno configurato correttamente il protocollo Https, passando da 4.149 a 9.022

di Daniela Casciola

Raddoppiano i siti internet della Pubblica amministrazione che hanno configurato correttamente il protocollo Https, passando da 4.149 a 9.022, e diminuiscono quelli che utilizzano ancora l'http non sicuro, scendendo a quota 223. In calo anche i siti che riportano gravi problemi di sicurezza e quelli malconfigurati. Wordpress, invece, si conferma il Cms più utilizzato. Sono alcuni dei dati emersi dal terzo monitoraggio realizzato da Agid sull'utilizzo del protocollo Https e sullo stato di aggiornamento dei Cms sui sistemi della Pa.

Previsto dal Piano Triennale per l'informatica nella Pa, il monitoraggio ha interessato 21.700 portali istituzionali - di cui 18.096 correttamente raggiungibili - presenti in Ipa, l'indice dei domicili digitali della Pubblica amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi. Per 9.108 siti è stato possibile procedere anche al rilevamento della versione del Cms utilizzato.

Nella rilevazione 2022, Agid ha riscontrato un aumentato dei siti della Pubblica amministrazione che si possono considerare sicuri (47%), più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. I siti quasi correttamente configurati, invece, sono l'11%: si tratta di siti che utilizzano già il protocollo Https ma la configurazione, sebbene non immediatamente vulnerabile, non è più considerata idonea agli standard moderni.

Quest'anno i siti che riportano gravi problemi di sicurezza sono scesi dal 53 al 41%. In particolare, si registra un miglioramento dei redirect da Http a Https, un calo dei siti che facevano un redirect verso Http, una diminuzione di quasi 1.800 siti che avevano il certificato non corretto e un dimezzamento dei siti che usavano al massimo i certificati Tls 1.0 e TLS 1.1.

I siti considerati "irrecuperabili", ovvero quelli che non utilizzano il protocollo Https, rappresentano l'1% del totale. Rispetto allo scorso anno sono diminuiti del 34%, passando da 340 a 223, mentre il numero si è dimezzato rispetto alla scansione di due anni fa (erano 445 nel 2020).

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