Urbanistica

Frodi sui bonus edilizi, cabina di regia tra Guardia di Finanza e Mef

Il ministro Franco al 248° anniversario delle Fiamme gialle: «Sui falsi crediti d’imposta avanti con il recupero»

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Non abbassare l’attenzione. Dopo i 5,6 miliardi di frodi sui bonus edilizi scoperti dalla collaborazione tra Guardia di Finanza e agenzia delle Entrate «è assolutamente necessario proseguire con le azioni volte a identificare i responsabili di queste condotte e a recuperare le risorse illecitamente sottratte». Il messaggio è arrivato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, intervenuto ieri al 248° anniversario delle Fiamme gialle. Nonostante i sequestri operati, infatti, due miliardi di euro sono stati «monetizzati», ossia di fatto “spesi”.

«Una cifra gigantesca» l’ha definita il ministro che, proprio nell’ottica di proseguire nello sforzo di contrasto agli illeciti, ha sottolineato che «un ruolo importante avrà la nuova cabina di coordinamento del ministero dell’Economia e della Guardia di Finanza». Un centro di coordinamento che servirà a impostare, quindi, le strategie di contrasto, anche perché non c’è solo il rischio di frode ma anche quello di riciclaggio. Proprio sul «fenomeno delle cessioni a catena nel settore dei bonus per l’edilizia» il governo ha «portato i necessari correttivi a partire dal novembre del 2021» ha ricordato il ministro.

Il comandante generale della Guardia di Finanza, il generale Giuseppe Zafarana, ha rimarcato l’impegno per individuare e perseguire penalmente i responsabili e per recuperare le somme frodate «in gran parte occultate all’estero». Più in generale Zafarana ha sottolineato come il contrasto all’evasione sia tra le priorità del corpo, specialmente quando si «manifesta in frodi su vasta scala e con proiezione internazionale». Un segmento del servizio «in cui gli sforzi profusi - ha continuato il comandante generale - hanno permesso di recuperare ingenti risorse sottratte alle casse dell’Erario, come da ultimo accaduto pochi giorni fa con tre verifiche fiscali nei confronti di altrettante multinazionali, definite con il versamento complessivo di circa 450 milioni».

Non c’è solo però il fronte del contrasto al sommerso. La tutela della spesa pubblica è sempre più un’attività cruciale della Guardia di Finanza, dalle cui indagini tra il 2021 e i primi 5 mesi del 2022 sono emersi sprechi, frodi e corruzioni per un valore complessivo di 6 miliardi di euro. Adesso su questo fronte si gioca la partita cruciale del Pnrr, su cui le Fiamme gialle stanno agendo tanto in chiave preventiva in sinergia con la Ragioneria generale dello Stato quanto in fase di contrasto in coordinamento con la magistratura, penale, contabile ed europea. Il ministro dell’Economia Franco nel suo intervento è tornato, invece, sulla roadmap: «Nel 2022 il Pnrr prevede il conseguimento di 100 obiettivi di cui 45 nel primo semestre. Una quota significativa di obiettivi previsti per questo semestre è già stata conseguita, gli altri saranno realizzati entro la fine del mese». Sul versante macroeconomico il ministro ha detto che bisogna «evitare una seconda recessione» e sostenere «la crescita nel medio e lungo periodo».

Per il resto la giornata del 248° anniversario è stata l’occasione per evidenziare i risultati delle Fiamme gialle in tutto il loro ampio raggio d’azione. Va ricordato, tra l’altro, il contrasto alla criminalità organizzata. In applicazione della normativa antimafia, sempre tra il 2021 e primi cinque mesi 2022, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 15.185 soggetti, con provvedimenti di sequestro e confisca per 3,5 miliardi. Inoltre, l'utilizzo delle misure di prevenzione dell'amministrazione e del controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata ha consentito di sottrarre alle organizzazioni mafiose beni per un valore di circa 200 milioni di euro. Altri 93mila accertamenti sono stati effettuati su input dei prefetti, la maggior parte dei quali per il rilascio della documentazione antimafia.

Il contrasto al narcotraffico, anche via mare, ha portato all'arresto di 1.896 soggetti e al sequestro di quasi 97 tonnellate di sostanze stupefacenti e di 249 mezzi.

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