Urbanistica

Frattini: semplificare a partire dagli appalti, serve una stagione di nuovi codici

Il presidente del Consiglio di Stato: Pnrr occasione irripetibile. Da Draghi ok al nostro ruolo nel redigere norme organiche

di Antonello Cherchi

Smaltimento dell'arretrato, come chiede il Pnrr, e semplificazione. Sono due delle principali direttrici su cui muoverà l'attività della giustizia amministrativa nel prossimo futuro. Lo ha sottolineato ieri Franco Frattini, neo- presidente del Consiglio di Stato, nel discorso di insediamento tenuto a Palazzo Spada alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del premier, Mario Draghi. Un discorso che ha rappresentanto anche l'apertura dell'anno giudiziario di Tar e Consiglio di Stato.Proprio Draghi, nei saluti rivolti al neo-presidente, ha avuto modo di anticipare le sfide che attendono i giudici amministrativi, i quali rappresentano «un caposaldo dello Stato di diritto», che, nell'interesse di cittadini e imprese, «evita che il potere si possa trasformare in arbitrio». Allo stesso tempo, però, bisogna fare di più per migliorare la macchina giudiziaria in modo da garantire la ragionevole durata del processo, presupposto della ripresa del Paese. Occorre, ha sottolineato il premier, «maggiore omogeneità tra le sentenze» e bisogna «consolidare una visione della giurisdizione, specie amministrativa, sempre più consapevole dell'impatto economico delle proprie decisioni». Traguardo che non deve tradursi in «condizionamento dei giudizi», ma in «un utile elemento di conoscenza».

Sullo sfondo, la lotta all'arretrato, una maggiore produttività per garantire tempi più rapidi delle sentenze (grazie anche al rafforzamento degli uffici del processo voluto dal Pnrr) e maggiore chiarezza delle regole. In quest'ottica, il Governo intende chiedere ai magistrati amministrativi di partecipare a una nuova stagione di redazione dei codici, a cominciare da quello degli appalti.Invito accolto e rilanciato da Frattini, che a proposito di uno «sforzo mirato di semplificazione e codificazione», ha portato come esempio proprio la normativa sugli appalti. Costituisce «un vero e proprio test case», ha rimarcato il presidente del Consiglio di Stato, «con l'urgenza delle scadenze del Pnrr e l'esigenza di rimozione del gold plating e di riduzione delle prescrizioni, responsabilizzando le stazioni appaltanti che nel frattempo andranno ridotte e riqualificate».

La semplificazione, però, deve essere perseguita anche in casa propria. All'insegna della massima "le pronunce non sono scritte solo per i giuristi, bensì per i cittadini", Frattini ha indicato come «ineludibile una revisione, con la collaborazione indispensabile degli avvocati, dell'attuale disciplina sulla sinteticità degli atti processuali, inclusi anche i provvedimenti giurisdizionali, dei quali occorre migliorare lo stile redazionale e l'intelligilità, contenendone la lunghezza».A llo stesso tempo, l'accesso alla giustizia deve essere ripensato dando più impulso alle procedure di risoluzione alternativa delle controversie, così che - come ci insegnano le esperienze straniere dove le Supreme corti selezionano le cause su cui intervenire - si riduca il carico sui tribunali e aumenti l'efficienza del sistema giudiziario, assicurando anche costi più contenuti ai ricorsi che arrivano a sentenza.Questo avrebbe anche un diretto riflesso sul formarsi dell'arretrato, che comunque è in discesa: al Consiglio di Stato si è passati dalle 22.696 cause pendenti a fine 2020 alle 21.766 del 2021 e nei Tar si è scesi, nello stesso periodo, da 135.451 a 124.196 ricorsi in attesa. Gli obiettivi imposti dal Pnrr sono, però, più ambiziosi: arrivare entro il 2026 a u un taglio deciso del vecchio contenzioso. Anche per questo il Piano di ripresa e resilienza è un'occasione unica, che può permettere all'Italia di diventare, ha concluso Frattini, «il Paese del Grand tour anche per le imprese e gli investitori stranieri».

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