Urbanistica

Diga foranea di Genova, scatta la rivoluzione Pnrr: soltanto quattro mesi per il via ambientale

L'opera vale oltre un miliardo e faciliterà il passaggio delle lunghe navi nel porto

di Giorgio Santilli

È ancora una volta Genova a tagliare il traguardo per prima in fatto di opere infrastrutturali. Lunedì 28 marzo si riunirà in plenaria la commissione Via straordinaria per il Pnrr e approverà il parere di valutazione di impatto ambientale per la Diga foranea, opera che vale poco oltre il miliardo e faciliterà il passaggio delle lunghe navi nel porto.

La notizia contiene importanti segnali positivi per le opere del Pnrr. Anzitutto si conferma il nuovo corso della valutazione di impatto ambientale, guidato da Massimiliano Atelli, che conferma la forte riduzione dei tempi per le opere ordinarie e ora anche per quelle Pnrr. La seconda notizia è la conferma che la corsia ultraveloce prevista dal decreto semplificazione 77/2021 (articoli 44-46) funziona perché il parere arriverà in anticipo rispetto ai 130 giorni previsti (11 aprile): la Diga foranea è la prima delle dieci opere inserite nell’allegato IV e ammesse a questa speciale procedura. La terza buona notizia è che l’attenzione del Pnrr fa bene alle opere infrastrutturali.

Dice Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità portuale Ligure occidentale e proponente della Diga, uno dei massimi conoscitori del sistema delle infrastrutture in Italia (è stato direttore dell’Unità di missione del ministero delle Infrastrutture): «Devo riconoscere che, aldilà delle procedure definite sulla carta, il Pnrr ha creato una grande attenzione che riduce i tempi di inerzia del passato e consente effettivamente di seguire le procedure straordinarie previste. Possiamo dire che, almeno finora, il Pnrr ha eliminato o fortemente ridimensionato quel cono d’ombra in cui si perdevano i progetti infrastrutturali italiani. Ovviamente ci aspettiamo, dopo il parere, che il decreto Mite-Mic sia firmato rapidamente».

La commissione Via è stata, tradizionalmente, in passato, uno dei luoghi dove il cono d’ombra si è maggiormente proiettato. Il “nuovo corso” ha ribaltato questo atteggiamento. «C’è stata una interlocuzione costante - dice ancora Signorini - con la commissione che è venuta a Genova, ha verificato direttamente. Un salto indiscutibile che fa giustizia del fatto che questa nostra opera, prima del Pnrr, era in ballo da quattro anni».

Soddisfatto Atelli, che è convinto sia stato avviato un percorso nel migliore dei modi e sarà confermato con i prossimi pareri, a partire proprio dalle dieci opere previste dalla procedura speciale del Dl 77. «Riguardo alle opere dell’Allegato IV - commenta Atelli - posso dire che solo per ciò che riguarda la nuova Commissione, che ha iniziato a operare il 18 gennaio scorso, allo stato delle cose abbiamo in programma di emettere, entro fine aprile, sei pareri su sei interventi del valore complessivo di circa 5,2 mld, dal Trentino alla Sicilia. I sopralluoghi sono in corso e i nuovi Commissari, provenienti da Università e qualificati enti pubblici, si sono calati velocemente all'interno di un meccanismo non privo di aspetti di complessità e stanno lavorando in modo efficace ad un ritmo intenso».

I sei interventi dell’allegato IV prossimi al parere sono tutte opere che hanno per committente Rete ferroviaria italiana (Rfi). Eccoli: 1) Asse ferroviario Palermo-Catania-Messina, lotto 4a: tratta Caltanisetta Xirbi- Enna Nuova (decreto Mite-Mic previsto entro il 15 aprile 2022); 2) Asse ferroviario Palermo-Catania-Messina: interramento tratta Acquicella-Bicocca per il prolungamento della pista aeroportuale di Catania Fontanarossa (15 aprile); 3) Verona-Brennero, opere di adduzione: circonvallazione di Trento (15 aprile); 4) Velocizzazione della linea Roma–Pescara: lotto 1 raddoppio della tratta Interporto d’Abruzzo–Manoppello (1° maggio); 5) Velocizzazione della linea Roma–Pescara: lotto 2 raddoppio tratta Manoppello–Scafa (1° maggio); 6) Direttrice ferroviaria Messina–Catania–Palermo: lotto 1+2 Fiumetorto–Lercara diramazione (1° maggio).

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