Urbanistica

Superbonus, Poste riapre solo alle prime cessioni del credito

Dopo la sospensione tornacla piattaforma ma restano soltanto le prime transazioni

di Giuseppe Latour e Laura Serafini

È ripartita ieri mattina la piattaforma di Poste Italiane per l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi.

Nella nota pubblicata sul sito di Poste Italiane (cliccando nell’icona “Servizi al cittadino” e poi sulla voce “Bonus fiscali e cessione del credito”) si spiega che «Poste Italiane valuterà l’acquisto dei crediti d’imposta unicamente da quei soggetti che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (le cosiddette prime cessioni)». La società non compra più, dunque, da società e professionisti che hanno applicato lo sconto in fattura. L’acquisto avverrà «a valle della loro disponibilità alla cessione sulla piattaforma messa a disposizione dall’agenzia delle Entrate». Aumentano, poi, da tre a sei i documenti da presentare.

Tra i nuovi documenti serve la copia dei bonifici di pagamento da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il codice fiscale o partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. E ancora: la copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento sull’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori cui fa riferimento il credito d’imposta che si propone di cedere a Poste (come la visura catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso per il godimento).

E infine la copia di documentazione che dimostri la capacità reddituale o patrimoniale del proponente la cessione del credito d’imposta con riferimento al costo dei lavori eseguiti (ad esempio, per le persone fisiche cedolino o dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno; per le persone giuridiche ultimo bilancio approvato o ultima dichiarazione dei redditi presentata).

Secondo alcuni addetti ai lavori, si potrebbe allungare in modo significativo la tempistica per l’esame della documentazione e l’autorizzazione all’acquisto. Servirebbero 75 giorni, più i tempi dell’agenzia delle Entrate, e cioè il 15 del mese successivo. In buona sostanza, si andrebbe a un lasso temporale che va da 90 a 120 giorni.

Intanto, anche le banche sono al lavoro sui loro controlli. Banca Intesa non ritiene di effettuare mutamenti sostanziali: «Il modello Banca Intesa non ha avuto necessità di adeguarsi alle varie norme antifrode che si sono succedute nel tempo, in quanto sin dall’inizio perfettamente in linea con gli standard più rigorosi: una sola cessione, controllo documentale (visto) su tutti i tipi di bonus edilizi. Inoltre, ulteriori controlli (fino all’ispezione in cantiere) possono essere disposti in casi che meritano particolare attenzione», spiega Antonio Piciocchi di Deloitte, advisor ufficiale dell’istituto di credito.

Negli ultimi mesi, comunque, l’attenzione di chi acquista crediti è decisamente aumentata: in caso di operazioni sospette in nessun caso è possibile procedere con le cessioni.

Gianluca Stancati, partner Kpmg Tax&legal, lavora come advisor di altri istituti. E conferma che, dopo gli ultimi interventi normativi, «a seguito delle indicazioni dell’Uif e in ragione dei casi di frode, è stato rafforzato il livello di attenzione sui profili antiriclaggio».

Per il resto - spiega - «siamo in attesa dell’aggiornamento delle check list del Consiglio nazionale dei commercialisti rispetto alle ultime novità, tra cui quella di prossima applicazione sull’obbligo di utilizzare il contratto collettivo nazionale dell’edilizia».

Il riferimento è alle norme che impongono la verifica sull’applicazione del Ccnl utilizzato dalle imprese che eseguono gli interventi collegati ai bonus: ci sono diversi aspetti operativi da chiarire. Così come - prosegue Stancati - «ci sono alcuni dubbi sulle nuove previsioni sul massimale della polizza assicurativa degli asseveratori. Sarà anche interessante verificare la risposta del mercato assicurativo». Andrà chiarito, ad esempio, il destino delle vecchie polizze, ma anche come saranno strutturate le nuove coperture.

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