Urbanistica

Bonus, cessione dei crediti dalle banche ai clienti professionali al via il 15 luglio

Arrivano le indicazioni delle Entrate che allineano le procedure a tutte le ultime novità

di Giuseppe Latour

La cessione dei crediti dalle banche ai clienti professionali (la versione migliorata e corretta della quarta cessione) sarà possibile a partire dal prossimo 15 luglio. Venerdì 10 giugno l’agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento (Prot. n. 2022/202205) che aggiorna un altro provvedimento del 3 febbraio scorso, con il quale venivano fornite al mercato indicazioni operative sull’esercizio delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.

Proprio ieri sono arrivati, per la prima volta, nei cassetti fiscali dei contribuenti i crediti che portavano il marchio dei nuovi codici identificativi univoci, introdotti per garantire la piena tracciabilità nei trasferimenti dei bonus. Formalmente questo meccanismo è in vigore dallo scorso primo maggio (insieme al divieto di cessione parziale dei crediti), ma solo adesso è diventato effettivamente operativo, perché i crediti sono diventati visibili. Così, giovedì sera le Entrate hanno aggiornato la loro piattaforma e, poi, ieri hanno pubblicato il provvedimento che si occupa degli aspetti più pratici.

Il documento dell’Agenzia allinea completamente il funzionamento delle opzioni di cessione e sconto alle novità normative di questi ultimi mesi: in questo periodo è, infatti, cambiata radicalmente (e più volte) la modalità di circolazione dei bonus, introducendo un limite al numero di cessioni.

Attualmente, come ricorda anche il provvedimento, si può arrivare fino a quattro: la prima cessione libera, poi due cessioni a soggetti qualificati (come banche, intermediari finanziari e assicurazioni) e l’ultima solo da banche e società appartenenti a gruppi bancari verso i propri correntisti, che siano qualificati come clienti professionali in base alle regole Consob. Questa quarta cessione (banca-cliente professionale) è possibile sempre, non solo ad esaurimento di tutti questi passaggi.

Proprio su quest’ultimo punto il provvedimento dà l’indicazione più rilevante. Spiega il provvedimento: «Le funzionalità della piattaforma cessione crediti che consentiranno di comunicare le predette cessioni saranno disponibili a partire dal 15 luglio del 2022». Quindi, la possibilità di operare questo tipo di trasferimento sarà limitata, come prevede il decreto Aiuti (Dl 50/2022), agli sconti in fattura e alle cessioni comunicate a partire dal primo maggio. E, dal punto di vista operativo, potrà essere effettuata da metà luglio in poi.

Sempre in tema di circolazione dei crediti, il provvedimento cristallizza anche un chiarimento inserito nella Faq del 17 marzo scorso delle Entrate che, in sostanza, faceva ordine tra i diversi regimi transitori che si erano accavallati in quel periodo. Se la comunicazione delle opzioni è stata inviata all’Agenzia entro il 16 febbraio 2022 - spiega il documento -, i cessionari «possono cedere il credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, che possono poi procedere alla cessione dei crediti in favore dei soggetti qualificati». Solo in quel caso, cioè, sarà possibile sfruttare più di una cessione libera.

Ancora, come già indicato dalla circolare 19/E di qualche giorno fa, viene ribadito che il divieto di cessione parziale si applica guardando alle rate annuali che compongono il credito: le singole rate possono essere cedute separatamente, ma non possono essere frazionate. Queste regole non saranno applicate al caso di chi, tra il 9 e il 13 maggio, abbia sfruttato la riapertura dei termini, concessa dalle Entrate per consentire una nuova comunicazione delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, relative a interventi 2021, scartate o errate.

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