Fisco e contabilità

Comuni, taglia-debiti al via ma i tassi zero sono finiti

L’«Unità di coordinamento per la riduzione dell’onere del debito degli enti locali» prova finalmente a partire

di Gianni Trovati

L’«Unità di coordinamento per la riduzione dell’onere del debito degli enti locali» prova finalmente a partire. Peccato però che nel frattempo la lunga era dei tassi a zero si sia chiusa sotto i colpi di inflazione e guerra. E che quindi la possibile «riduzione dell’onere del debito» sia molto meno consistente di quel che si era immaginato al lancio dell’operazione. Correva l’anno 2019, il Covid era di là da venire così come la fine del sonno ultraventennale dei prezzi, quando il governo Conte-1 accolse una richiesta storica degli enti locali: una ricontrattazione del debito con l’accollo allo Stato della titolarità ma non dei costi, che si sarebbero però ridotti rispetto a quelli imposti dai tassi ormai fuori mercato di contratti nati decenni prima. Il Dpcm che istituisce l’Unità è di fine 2020, ma solo l’altroieri Palazzo Chigi ha scritto a Viminale, Mef, Affari regionali ed enti territoriali per chiedere la designazione dei loro componenti. La commissione dovrà gestire i 4 miliardi di debito che gli enti hanno con le banche. E farlo sperabilmente in fretta per non perdere anche l’ultimo treno dei risparmi.

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