Urbanistica

Sace, arriva la garanzia statale per i bonus edilizi incagliati

Il gruppo interverrà a supporto delle imprese che operano con il 110%: il target potenziale è di 2.800 pmi. Frezza: «Pronti ad attivare dei corsi di formazione per promuovere tutti gli strumenti»

di Celestina Dominelli

Arriva l'assist della Sace per le imprese edili alle prese con il nodo dei crediti incagliati collegati al superbonus e alla ricerca di nuova provvista per finanziare i propri fabbisogni. Ieri il gruppo guidato da Alessandra Ricci ha di fatto ufficializzato la strada già prevista dal decreto Aiuti quater che, come noto, ha aperto l'accesso del settore a garanzia SupportItalia, lo strumento attraverso cui la controllata del Mef rilascia, entro il 31 dicembre 2023, garanzie per finanziamenti erogati sotto qualsiasi forma da banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e dagli altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia a favore delle imprese con sede in Italia colpite dalle conseguenze economiche della crisi russo-ucraina. Grazie al Dl, la garanzia statale è quindi estesa ora anche alle aziende che rientrano nelle categorie delimitate dai codici Ateco 41 (costruzione di edifici) e 43 (lavori di costruzione specializzati). E che ammonterebbero, secondo una prima stima formulata dalla stessa Sace, a 2800 pmi.

«Abbiamo fatto una prima scrematura - spiega al Sole 24 Ore Antonio Frezza, chief marketing and business innovation officer di Sace - partendo dalla platea identificata dal dettato normativo e siamo arrivati a definire un target possibile al netto delle aziende che, nel frattempo, sono state chiuse e di quelle che non possono aderire ai finanziamenti. Sono per lo più di pmi con un fatturato inferiore ai 30 milioni di euro e concentrate prevalentemente nel nord della penisola».Si tratta, dunque, di un bacino potenziale che avrà da adesso la possibilità di accedere a nuova finanza valorizzando i crediti fiscali collegati ai bonus edilizi e maturati prima del 25 novembre. Quei crediti potranno infatti concorrere adesso anche a determinare il merito creditizio che le banche attribuiranno alle stesse. Sace, dunque, non acquisterà o sconterà direttamente i crediti incagliati, ma fornirà alle imprese una sponda cruciale per ottenere nuove linee di credito, controgarantite dallo Stato e che potranno però essere utilizzate solo per determinate attività: investimenti, capitale circolante (per esempio, per il pagamento delle utenze e dei costi di approvvigionamento), e ancora costi del personale, canoni di locazione o affitto di ramo di azienda, in linea con quanto prevede peraltro il decreto Aiuti quater.

L'importo del finanziamento assistito da garanzia Sace (che potrà coprire fino al 90% dell'importo) non potrà superare il livello maggiore tra il 15% del fatturato annuo totale medio dell'impresa beneficiaria relativo agli ultimi tre esercizi conclusi o il 50% dei costi sostenuti dall'impresa per fonti energetiche nei 12 mesi precedenti il mese di richiesta di finanziamento. Una circostanza, quest'ultima, che dovrà essere dimostrata con le fatture (o documenti equivalenti) relative alle spese energetiche sostenute (si veda anche altro articolo in pagina). «Come Sace ci siamo mossi celermente - prosegue ancora Frezza - per inglobare il decreto all'interno del sistema e fare in modo che la garanzia fosse immediatamente utilizzabile per le aziende. Per questo motivo, abbiamo subito attivato i canali di collegamento con le associazioni di categoria, a partire dall'Ance (l'Associazione nazionale costruttori edili), per promuovere tutti gli strumenti previsti dalla legge. E, sempre con l'Ance, abbiamo in programma di far partire, a breve, dei programmi di informazione e formazione per gli associati per far conoscere tutte le opportunità che Sace è in grado di offrire alle imprese del settore edile. Parliamo di una gamma ampia di strumenti per rispondere alle diverse esigenze: dalle cauzioni a supporto dell'attività alle coperture contro i rischi in cantiere e della costruzione». Quanto ai tempi di risposta delle aziende, Frezza prevede che le prime richieste arriveranno nel giro di qualche settimana. «Abbiamo avviato in queste ore una comunicazione massiva e ora bisognerà far funzionare la triangolazione tra il nostro gruppo, il sistema bancario e le imprese». Finora ammontano a 20 miliardi i finanziamenti erogati dalle banche e garantiti da Sace con SupportItalia.

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