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Sanità: l’intesa al Mef sui fondi sblocca lo stallo del contratto

Il governo si impegna a coprire i costi extra nel fondo per il 2023

di Gianni Trovati

Sarà il fondo sanitario a fornire i 315 milioni per quest’anno e i 365 milioni per il prossimo che servono a completare il finanziamento del rinnovo contrattuale per i 544mila dipendenti della sanità. Ma il governo si impegna a coprire la quota aggiuntiva dal 2023 nello stanziamento annuale del fondo.

L’intesa fra esecutivo e regioni raggiunta nel tardo pomeriggio di ieri al ministero dell’Economia sblocca il lungo stallo che ha caratterizzato il negoziato sul contratto 2019/2021 della sanità. Che fra i tanti compiti ha anche quello di portare nelle buste paga il cosiddetto «bonus Covid», cioè l’indennità aggiuntiva promessa agli infermieri dalla manovra 2021 (governo Conte-2) per ricompensarli dello sforzo straordinario compiuto con la pandemia ma rimasta impigliata nelle secche del rinnovo contrattuale: vale da 63 a 73 euro lordi al mese a seconda dell’inquadramento. L’intesa apre le porte all’atto di indirizzo-bis, che assegna le risorse per i fondi accessori e il rinnovo dell’ordinamento; dopo di che i negoziati potranno finalmente accelerare verso la chiusura.

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