Appalti

La concorrenza è legge, partono da subito 20 liberalizzazioni

In attesa delle riforme operative anche le norme che salvano le gare sulle concessioni balneari e idroelettriche

di Carmine Fotina

Con il voto del Senato in terza lettura, 161 sì,21 no e 2 astenuti, la legge concorrenza è stata approvata in via definitiva. Ma dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale solo poco più della metà delle misure contenute nel provvedimento saranno già operative mentre le altre dovranno aspettare decreti legislativi, nel caso delle deleghe al governo, decreti ministeriali o altri atti.

Partono subito 20 dei 34 interventi previsti. Andando in ordine, scatta immediatamente la norma “salva-balneari” in attesa delle gare sulle nuove concessioni per le quali occorre invece che il governo eserciti la delega con un Dlgs. In sintesi, l’articolo 3 dispone che continuano ad avere efficacia fino al termine del 2023 gli attuali titoli concessori, salvando gli stabilimenti da possibili sequestri della magistratura per illegittimità delle proroghe. La data del 2023, inoltre, può slittare facilmente al 31 dicembre 2024, in pendenza di un contenzioso o di «difficoltà oggettive» all’espletamento delle gare.

Rinvio anche delle gare sulle concessioni idroelettriche, per le quali la Lega ha sventato le ipotesi di riportare la gestione allo Stato. Per avviare le procedure di assegnazione le Regioni hanno un anno in più di tempo, quindi entro il 2023, poi lo Stato interviene in via sostitutiva. Ma per le concessioni già scadute o in scadenza prima del 2024 ci può essere una proroga fino a luglio 2025.

Nella lista delle misure da subito operative ci sono anche le procedure alternative di risoluzione delle controversie tra gli operatori dei trasporti e i consumatori; la modifica dei controlli sulle società partecipate da parte della Corte dei conti (alleggerita al Senato rispetto al testo del governo); l'obbligo per i concessionari autostradali di selezionare con gara gli operatori che installare colonnine di ricarica elettrica; l'obbligo per i distributori di benzina di aggiornare i dati nell'Anagrafe nazionale e tre articoli sul settore farmaceutico (obblighi a carico dei grossisti, rimborsabilità dei generici, medicinali in attesa di definizione del prezzo). Ok subito anche al riconoscimento dei master per formare i manager sanitari e alle nuove regole per ridurre le pressioni sulle nomine dei primari ospedalieri a livello regionale, anche con la soppressione della possibilità di scelta da parte del direttore generale dell'ente o azienda di un candidato diverso da quello con il miglior punteggio.

Può entrare subito in vigore la norma che riduce da 5 a 2 anni il vincolo per le imprese che consegnano i propri rifiuti urbani ad operatori privati anziché al servizio pubblico. Nelle tlc ci sono i due articoli sull’accelerazione dello sviluppo delle reti a banda larga ed il blocco dei servizi premium sui cellulari, per le poste le novità sul riesame periodico degli obblighi del servizio universale. L’Antitrust guadagna maggiori poteri nel campo delle concentrazioni e delle ispezioni e la possibilità di utilizzare lo strumento della transazione nei casi di intese restrittive della concorrenza e abuso di posizione dominante.

Tempi più brevi per la nascita dell’impresa, con riduzione da 7 a 4 giorni del termine entro cui le amministrazioni competenti comunicano al registro delle imprese i dati definitivi relativi alle posizioni registrate. Infine, parte subito la compatibilità dell'attività di agente immobiliare con quella di mediatore creditizio.

Tutte le altre misure restano per ora nel limbo dell’attuazione, compreso il monitoraggio sulle procedure di assegnazione nel trasporto pubblico locale per il quale occorreranno un provvedimento del ministero delle Infrastrutture e uno dell'Autorità dei trasporti. Nel caso dell’estensione alle compagnie europee dell'obbligatorietà del risarcimento diretto nell'Rc auto, la norma non ha bisogno di atti ulteriori ma entrerà in vigore il 1° gennaio 2023.

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