Fisco e contabilità

Decreto Aiuti, nella bozza altri 400 milioni per le bollette degli enti locali

Il decreto atteso oggi in cdm. Il contributo per tagliare bollette entra tra i fringe benefits. Contro il caro energia stanziati altri 7,7 miliardi di aiuti

di Giorgio Pogliotti e Gianni Trovati

Fuori dai capitoli che anche nella loro etichetta sono direttamente collegati all’energia, che raccolgono da soli 7,7 miliardi, è la rivalutazione delle pensioni a strappare almeno per ora i fondi più consistenti: l’anticipo a ottobre dell’indicizzazione al 2% costerebbe fino a 2,38 miliardi al lordo delle maggiori entrate fiscali prodotte dagli aumenti. Al nuovo taglio del cuneo contributivo, che aggiunge una sforbiciata dell’1% per i redditi fino a 35mila euro che quindi porta all’1,8% lo sconto sulle buste paga del secondo semestre dell’anno, andrebbero invece 786 milioni quest’anno e 831 per il prossimo. All’estensione del bonus da 200 euro andrebbero invece solo 38 milioni, per attribuirlo ai lavoratori esclusi finora (stagionali, cassintegrati a zero ore e collaboratori sportivi). Sul tavolo c’è anche un rifinanziamento per portare da 500 a 600 milioni il fondo per il bonus anti-inflazione dei lavoratori autonomi, ancora in attesa del Dm attuativo.

Sono i numeri chiave del decreto Aiuti-bis che dovrebbe essere esaminato fra domani e venerdì dal consiglio dei ministri, riportati nella bozza del provvedimento, illustrati ieri dal governo ai sindacati. Bozza accolta da critiche, al punto che è subito partito il pressing per far crescere l’entità delle misure su cuneo e pensioni, con una spinta sindacale a cui si è affiancato il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Sul taglio aggiuntivo del cuneo, peraltro, l’ipotesi di incrementare l’1% alle sole retribuzioni entro 25mila euro, per avere un effetto rafforzato, ha lasciato il posto alla conferma dell’attuale platea di retribuzioni entro 35mila euro. Viene poi reintrodotta per il 2022 la norma chiesta da Italia Viva che raddoppia a 516 euro la somma per il welfare contrattuale esentasse. Sempre in fatto di welfare, anche i contributi contro il caro-bollette entra fra i fringe benefit esclusi dal Fisco (la proposta è della ministra Elena Bonetti, sempre di Iv).

Caro energia

In questo quadro, nonostante la corsa delle altre entrate senza la quale il nuovo intervento sarebbe stato impossibile, il Dl ha sulle proprie spalle due grosse ipoteche. La prima è data dall’esigenza di liberare i fondi bloccati dal decreto 80/2022 con l’abbattimento degli oneri di sistema per il periodo luglio-settembre, pari a oltre due miliardi di euro. L’altra, più ampia, sono i costi necessari a prorogare gli sconti fiscali scaduti o in scadenza.

Sulle bollette, il menu prevede di estendere anche agli ultimi mesi dell’anno lo stop agli oneri di sistema, con un costo vicino ai 3 miliardi di euro, e il bonus sociale e l’Iva al 5% sul gas, che portano il conto verso 5 miliardi. Ma non ci sono solo soldi. Nella bozza entra anche lo stop alle modifiche unilaterali dei contratti dei fornitori di energia, frequenti in questa fase di prezzi al rialzo, e si affaccia anche una nuova norma sulla rateizzazione delle bollette, che deve però ancora trovare una formulazione compiuta.

Gli interventi per le imprese

Ci sono poi da rilanciare, con circa 3 miliardi, i crediti d’imposta introdotti nei precedenti decreti sull’energia e terminati nei mesi o nelle settimane scorse. In via di proroga al terzo trimestre sono i crediti d’imposta per le imprese che acquistano gas ed energia elettrica, con le stesse aliquote maggiorate previste per il secondo trimestre, quelli su misura di agricoltura e pesca e lo sconto per gli autotrasportatori.

Proroga per benzina e gasolio

La lista dei tagli fiscali per i carburanti riguarda tutti per la parte del taglio delle accise su benzina e gasolio. L’estensione dovrebbe essere di un solo mese, al 20 settembre, con un costo da 900 milioni: poi si potrà intervenire con decreto ministeriale.

Rifinanziamenti

La bozza, in attesa del filtro finale al Mef, contiene una serie di rifinanziamenti. Viene rinforzato il bonus trasporti (101 milioni in più), il bonus psicologo (da quantificare), ma anche poste più ricche come l’ipotesi di 1,2 miliardi per i contratti di sviluppo e 1,157 per il fondo Ipcei. Numeri che rendono difficile per queste norme la via verso il testo definitivo.

Piani strategici nazionali

Nella bozza entra poi una revisione delle regole per l’autorizzazione dei grandi piani di investimento (oltre 300 milioni) pubblici e privati nelle aree di interesse strategico nazionale, con l’affidamento delle competenze all’autorità ambientale regionale.

Enti locali

Per i bilanci degli enti locali alle prese con il caro-energia arriva un altro finanziamento che secondo la bozza di ieri vale 400, di cui 350 per i Comuni e 50 per Province e Città metropolitane. Altri 94 milioni in tre anni vanno invece destinati al completamento della ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 2016 in Lombardia ed Emilia-Romagna (600mila euro per il Veneto). Per i contributi delle spese di progettazione degli investimenti nella sicurezza del territorio si prevede che il fondo 2023 vada a ripescare le richieste presentate quest’anno. Per certificare il raggiungimento degli obiettivi sui servizi sociali ci sarà tempo fino al 30 settembre. Per i Comuni sede di città metropolitana in crisi secondo i criteri dell’ultima manovra si sposta poi al 28 febbraio 2023 il termine per il piano di riequilibrio rimodulato.

Milano Cortina

Nel Dl viene ripensata la governance della Fondazione per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina, creata nel 2019 dal governo Conte-1. La nuova regola taglia da 26 a 14 i membri del Comitato organizzatore e assegna al presidente del consiglio la nomina del nuovo ad, ruolo fin qui ricoperto da Vincenzo Novari.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©