Appalti

Dl Pnrr, emendamenti bipartisan per garanzie Sace alle imprese impegnate negli appalti delle opere

Correzioni identiche da maggioranza e opposizione per evitare intoppi dovuti all'eventuale mancanza di liquidità dei costruttori

di Mauro Salerno.

Facilitare le imprese a caccia delle garanzie per gli appalti finanziati dal Pnrr e da Pnc.È l'obittivo di una serie di emendamenti identici presentati da FdI, Lega, FI e Pd al Dl Pnrr, in esame in commissione Bilancio al Senato. L'obiettivo, segnala l'agenzia di stampa Public Policy, è evitare intoppi nell'iter di realizzazione delle infrastrutture finanziate dal Recovery per problemi di liquidità dei costruttori, grazie all'intervento di Sace, la società assicurativo-finanziaria, controllata dal ministero dell'Economia.

Negli emendamenti si legge infatti che «per favorire la necessaria liquidità alle attività impegnate nell'iter realizzativo di opere», Sace potrà prestare ai subcontraenti, a condizioni di mercato, le garanzie necessarie al pagamento dei lavori, delle forniture e dei servizi da parte dell'appaltatore e anche laddove questo sia costituito da un raggruppamento temporaneo di operatori economici o da un consorzio ordinari. L'appaltatore sarà tuttavia esonerato dal prestare le garanzie di firma che saranno oggetto di controgaranzia da parte di Sace.Quanto alla stazione appaltante, su richiesta dell'appaltatore, in luogo della garanzia definitiva, potrà operare una ritenuta di garanzia sui pagamenti degli stati di avanzamento lavori nella misura massima del dieci per cento.

«Le ritenute - si legge negli emendamenti - sono svincolate a favore dell'appaltatore, al netto di eventuali penali, indennizzi e risarcimenti, successivamente all'emissione del certificato di collaudo provvisorio relativo agli stati di avanzamento lavori sui quali è stata operata la ritenuta o successivamente all'emissione del certificato di regolare esecuzione, comunque non oltre 12 mesi dopo la data di ultimazione dei lavori. Per motivate ragioni di rischio dovute a particolari caratteristiche dell'appalto o a specifiche situazioni soggettive dell'esecutore dei lavori, la stazione appaltante può opporsi alla sostituzione della garanzia».

Allo stesso modo, sempre su richiesta dell'appaltatore o del subcontraente, la stazione potrà procedere al pagamento «a piè d'opera» delle forniture dei materiali e delle prestazioni di servizi effettuate presso il cantiere e contabilizzate dal direttore dei lavori.

Va ricordato che sulle obbligazioni di Sace, derivanti dalle garanzie in questione, è accordata di diritto la garanzia dello Stato a prima richiesta e senza regresso, la cui operatività è registrata da Sace con gestione separata.

Già da domani la commissione si esprimerà sull'ammissibilità degli emendamenti, poi la prossima settimana cominceranno le votazioni, con l'esame dell'Aula previsto dal 4 aprile.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©