Fisco e contabilità

Infrazioni Ue, oggi il decreto che chiude fino a 14 procedure

Dai limiti di velocità nelle città per combattere l’inquinamento agli aiuti sulla prima casa per chi lavora all’estero, oggi al via il Decreto legge contro il rischio di sanzioni

di Manuela Perrone

Con il decreto legge che approderà oggi in Consiglio dei ministri il Governo punta a chiudere subito tre procedure d’infrazione e fino a 11 casi di pre-infrazione, risolvere alcuni aiuti di Stato e contribuire alla chiusura di altre cinque vicende a rischio sanzioni da parte dell’Unione europea. La bozza arrivata ieri in pre-consiglio si compone di 27 articoli, dallo stop alla vendita dei prodotti aromatizzati anche per il tabacco riscaldato fino agli interventi per ridurre il radon nell’aria e indoor, con due nuovi Fondi da 10 milioni di euro annui al Mase.

Per chiudere le procedure d’infrazione 2014/2147, 2015/2043 e 2020/2299 e introdurre misure in materia di circolazione stradale volte a migliorare la qualità dell’aria, lo schema di provvedimento prevede che le Regioni possono «disporre riduzioni della velocità di circolazione dei veicoli, anche a carattere permanente», sulle strade extraurbane, nei tratti che attraversano i centri abitati o in prossimità. I Comuni potranno «stabilire, all’interno di una determinata zona a traffico limitato, diversi tempi massimi di permanenza, tra l’ingresso e l’uscita, anche differenziati per categoria di veicoli o di utenti». Sempre con riferimento all’inquinamento, un’altra norma limita progressivamente la pratica dell’«abbruciamento» dei residui vegetali, ammettendo i roghi soltanto da marzo a ottobre nelle aree di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto in cui risulta superato il valore limite giornaliero o annuale di qualità dell’aria ambiente previsto per il particolato PM10. Per chi viola le regole, sanzioni da 300 a 3mila euro.

Chi si trasferisce all’estero per lavoro, ma abbia risieduto o svolto la propria attività in Italia per cinque anni, potrà godere del bonus sull’acquisto della prima casa non di lusso, con l’abbattimento dal 9 al 2% dell’imposta di registro. Obiettivo: superare quanto contestato all’Italia con la procedura 2014/4075. Gli effetti negativi sul gettito sono calcolati nella relazione tecnica in 10,95 milioni nel 2023 e 21,9 milioni dal 2024. La bozza contiene anche disposizioni per assicurare l’estensione del cumulo ai lavoratori italiani presso organizzazioni internazionali che accedono alla pensione anticipata. Tra le altre novità, l’autorizzazione a 550 assunzioni dal 1° ottobre 2023 nel corpo dei Vigili del fuoco (350 vigili del fuoco e 200 operatori) e le norme per arginare i contenziosi sulle ricostruzioni di carriera per il personale Afam e scolastico. Si prevedono poi «attestati di residenza» per i cittadini Ue e i loro familiari, prodotti dal Poligrafico dello Stato, e l’attuazione dei regolamenti Ue in materia di interoperabilità dei sistemi informativi per le frontiere, con l’addio ai timbri a inchiostro sui passaporti e la piena operatività del sistema di ingressi-uscite. Per le federazioni del Coni, infine, il Dl specifica che l’esenzione Ires e Irap può essere fruita solo a condizione che gli utili siano reimpiegati in attività statutarie non commerciali.

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