Amministratori

Concorrenza, ambulanti di nuovo nella Bolkestein ma con rinvio al 2025

Testo verso il Cdm Bitonci (Mimit): soluzione che tutela gli operatori

di Carmine Fotina

Energia, commercio ambulante, poteri dell’Antitrust. Prende forma attorno a pochi capitoli centrali il nuovo disegno di legge annuale per la concorrenza che dovrebbe approdare a Palazzo Chigi per uno dei prossimi consigli dei ministri. Altri interventi, che sono in questi giorni all’esame dei ministeri competenti, potrebbero riguardare il settore della farmaceutica e il commercio al dettaglio con semplificazioni di tipo amministrativo. In bilico, invece, la misura per regolare gli sconti sull’Rc auto collegati all’installazione della scatola nera, che era stata valutata nelle settimane scorse.

Il nuovo Ddl (che arriva dopo quello approvato in Parlamento lo scorso agosto) è previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nel quale era fissato come obiettivo interno, quindi comunque non vincolante con Bruxelles ai fini dell’erogazione dei fondi, la presentazione in Parlamento già entro lo scorso giugno, termine ampiamente mancato. Ci sono margini più ampi per completare il percorso parlamentare e l’emanazione degli eventuali decreti attuativi, entrambi attesi per la fine del 2023.

Il provvedimento, coordinato dal ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit), dovrà contenere i due punti citati nello specifico nel Pnrr. Il primo riguarda l’introduzione di misure per la diffusione dei contatori elettrici di seconda generazione che dovrebbero consentire una dinamica più efficace dei consumi con conseguente impatto sulle tariffe. Il secondo punto dovrebbe portare alla semplificazione del procedimento di approvazione del piano di sviluppo della rete di trasmissione elettrica gestita da Terna. Si studia inoltre un meccanismo di verifica degli investimenti sulla rete di distribuzione del gas ai fini della copertura tariffaria.

Sebbene non menzionati nel Pnrr, dovrebbero trovare posto nel nuovo Ddl anche altri temi. Tra questi, un rafforzamento dell’attività dell’Antitrust, con il probabile allungamento del periodo di valutazione delle concentrazioni. C’è poi il riassetto del commercio ambulante che già il governo Draghi aveva studiato la scorsa estate. Per Massimo Bitonci, sottosegretario del Mimit che ha tra le deleghe anche quella sul commercio, si tratta di «un intervento necessario per restituire certezze a un settore che contra oltre 180mila operatori». Le concessioni - aggiunge - «verranno rilasciate secondo criteri che preserveranno le micro imprese, sarà previsto un numero massimo di concessioni e avrà rilevanza la professionalità e l’esperienza maturata negli anni».

Il governo proverà a superare la procedura di pre-infrazione aperta dalla Commissione europea mettendosi al riparo da un ulteriore scontro con Bruxelles dopo quello in atto sulle concessioni balneari. A questo scopo la norma allo studio riporta nell’ambito di applicazione del decreto di recepimento della direttiva Bolkestein tutto il settore, cancellando quanto era stato deciso dal primo governo Conte. Ma al tempo stesso prevede gare non nell’immediato e bisognerà vedere quanto l’impianto reggerà in Europa.

Le concessioni già assegnate alla data di entrata in vigore della legge con gare o riassegnate ai sensi del decreto Rilancio del 2020 resteranno in vigore fino a quanto previsto, quindi il 2032. Se invece si è concluso il procedimento ma non c’è ancora rilascio del titolo, oppure se è in corso l’istruttoria di rinnovo, si applica la normativa vigente alla data di avvio del procedimento e i titoli possono essere rilasciati entro il 31 luglio 2024. Un discorso del tutto diverso riguarda invece i Comuni che non hanno ancora avviato procedimenti di rinnovo (ai sensi del decreto Rilancio o dell’intesa in Conferenza Unificata del 2021). In questo caso, nelle more delle linee guida che dovrà elaborare il Mimit entro sei mesi, i Comuni potranno riconoscere l’efficacia delle concessioni in essere oppure potranno riassegnarle per un periodo che non vada oltre il 31 dicembre 2024. Le linee guida del Mimit quindi, in sostanza, regoleranno l’assegnazione di nuove concessioni dal 2025 e i nuovi titoli avranno una durata decennale.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©