Fisco e contabilità

Sanità territoriale, target europei a rischio

La Corte dei conti segnala i ritardi sui 600 progetti di Centrali operative territoriali

di Marzio Bartoloni

La nuova Sanità territoriale, cuore delle riforme del Pnrr per la missione Salute, accumula nuovi ritardi che potrebbero mettere a rischio i target europei. Il nuovo monito arriva da una delibera del 13 aprile del Collegio del controllo concomitante, quello che la magistratura contabile ha creato per verificare in corso d’opera le difficoltà attuative nel raggiungere gli obiettivi del Pnrr.

Dopo aver acceso i riflettori su case e ospedali di comunità con possibili ritardi sui cantieri che valgono 3 miliardi (si veda il Sole 24 ore del 23 marzo) ora i magistrati contabili lanciano un allarme sulle Cot, le 600 centrali operative territoriali che devono diventare operative e funzionanti entro metà 2024: queste strutture - per le quali si stanziano 280 milioni - saranno la cabina di regìa delle nuove cure sul territorio e ne dovrà sorgere una ogni 100mila abitanti.

Nella deliberazione i magistrati contabili segnalano il mancato raggiungimento di alcuni target italiani a fine 2022 e il rischio di ritardi su quelli del 2023 sull’implementazione dei progetti (dall’assegnazione dei codici di gara all’interconnessione aziendale delle Cot) e invocano da parte del ministero della Salute un «monitoraggio» e una «verifica» su ogni singolo intervento. Attività cruciali secondo la Corte dei conti «al fine di scongiurare eventuali ritardi che possano pregiudicare il raggiungimento degli imminenti target europei» e cioè di realizzare 600 centrali «operative funzionanti» entro giugno del prossimo anno.

Nella stessa delibera - in cui si chiede al ministero di rispondere entro 30 giorni - i magistrati mettono sotto la lente anche l’intervento che cuba ben 2,7 miliardi per potenziare le cure a casa degli italiani con l’obiettivo di raggiungere entro il 2026 - questo il target europeo del Pnrr - il 10% degli over 65. Qui la Corte dei conti sottolinea il mancato raggiungimento dei primi adempimenti previsti - in particolare il monitoraggio dei dati dei primi risultati - che potrebbe mettere a rischio l’arrivo dei fondi alle Regioni.

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